Tenuta di Suvignano, sesta edizione della Festa della Legalità

Si aprono nuovi spazi per la Toscana della legalità. Giani: "Un simbolo del contrasto alla criminalità organizzata"

Di Redazione | 21 Settembre 2024 alle 17:30

Sequestrata in via definitiva a Vincenzo Piazza, imprenditore edile appartenente a Cosa nostra, e assegnata nel 2019 alla Regione Toscana, Suvignano è la più grande delle proprietà confiscate alla criminalità organizzata in Toscana, che la Regione stessa gestisce attraverso la sua controllata, la società pubblica Ente terre regionali.

Per il sesto anno consecutivo la Tenuta ha ospitato la sesta edizione della Festa della Legalità, promossa dalla Regione e dai Comuni di Monteroni D’Arbia e Murlo, con il patrocinio del Coni Toscana e organizzata dalla Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con Ente Terre regionali, Tenuta di Suvignano e Giovanisì.

“La Tenuta – ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani – è diventato un simbolo in Italia della legalità e delle attività di contrasto alle mafie ed alla criminalità organizzata nel suo valore tangibile di bene sottratto alle attività illecite e oggi destinato a promuovere attività sociali. E’ quindi importante ospitare qui oggi, per il sesto anno, la Festa, con la significativa presenza del cardinale Lojudice e con un programma sportivo che apre a tutti gli spazi e gli itinerari di un parco di oltre seicento ettari.”

“Suvignano, che abbiamo voluto definire come “Tenuta aperta” – aggiunge l’assessore regionale alla legalità Ciuoffo – ha raccolto due eventi di significativo valore. Abbiamo avuto modo di ospitare Rachid Berradi e il Cardinale Lojudice per riflettere sul legame forte che vi è tra la cultura della legalità e l’impegno civile per la giustizia sociale. Nel pomeriggio, invece, abbiamo declinato il nostro impegno nel contrasto alle mafie attraverso lo sport, con la prima edizione della “Corsa della Legalità. Ringrazio le amministrazioni di Murlo e Monteroni, gli sponsor che hanno raccolto questa sfida e, infine, il Coni Toscana e la UISP. Un lavoro corale che ha permesso di dare vita ad un evento che spero possa replicarsi, con costanza, nei prossimi anni”.

Il significato dell’iniziativa è stato sottolineato anche da Gabriele Berni, sindaco del Comune di Monteroni d’Arbia, che ha sottolineato come la Festa “rappresenta un’ulteriore preziosa occasione di confronto e di riflessione per tutti noi, utile a sostenere la diffusione della cultura della legalità contro le mafie. Il Comune di Monteroni d’Arbia, con il supporto di diverse Associazioni locali, ha collaborato alla realizzazione di questa giornata con l’obiettivo di contribuire al radicamento dei principi del rispetto dell’altro e delle regole. Un impegno grande, questo, ma consapevole, da affrontare con umiltà, tenacia, passione per il bene comune, con il contributo delle diverse componenti sociali, civili, politiche e religiose.”

Parole alle quali si associa Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana, gestore unico dei rifiuti della Toscana meridionale, esprimendo “l’orgoglio di sostenere questa iniziativa dall’alto valore sociale che si tiene sul territorio in cui svolgiamo quotidianamente le nostre attività . Questo evento rappresenta un’importante occasione per riaffermare il nostro impegno non solo nei servizi di tutela ambientale del nostro territorio, ma anche a sostegno delle comunità che lo animano, rafforzando i principi di legalità e giustizia nella nostra collettività”.

Francesco Macrì, presidente di Estra, evidenzia che “essere al fianco di un evento che promuove la cultura della legalità e della partecipazione attiva dei cittadini alla vita della comunità, per un’azienda come la nostra, fortemente legata al territorio, è doveroso,  in un luogo simbolo come la tenuta di Suvignano, la più grande delle proprietà sottratte alla mafia. Perché quando si parla di legalità ognuno deve fare la propria parte: imprese, cittadini, amministratori”.

L’edizione 2024 della Festa ha trovato spunti nuovi di riflessione nel dialogo tra il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e l’atleta Rachid Berradi, campione nei diecimila metri e finalista alle olimpiadi di Sidney 2000, insignito dal Presidente Mattarella del titolo di Cavaliere della Repubblica, moderato dalla giornalista Simona Bellocci di di Intoscana.it.

Ho intuito immediatamente – ha sottolineato il cardinale Lojudice – il valore evocativo di questa tenuta e incontrarsi qui, soprattutto con i giovani e con persone che nelle loro attività hanno scelto di lasciare un contributo importante mettendo al servizio degli altri la loro reputazione, è un modo per ribadire il significato più autentico di questa giornata”

La storia stessa di Rachid Berradi, fondatore a Palermo della squadra Atletico ZEN e attivo in numerosi progetti di inclusione sociale attraverso lo sport è una testimonianza di impegno per la legalità.

“Palermo – ricorda Rachid Berradi – mi ha accolto da bambino in modo splendido ed ho avuto la fortuna di poter praticare e intraprendere l’attività sportiva con l’aiuto di tante persone aperte e disponibili. Poi ho deciso di restituire, in qualche modo, tutto quello che mi era stato dato con generosità cominciando da uno dei quartieri più difficili della città, lo ZEN, partendo da piccole strutture, campetti dove accompagnare i ragazzi e guidarli nella pratica sportiva. Sono questi spazi che permettono, più di quanto possono fare strutture più grandi, di recuperare i bambini ed i ragazzi esposti all’influenza delle organizzazioni criminali, sottraendoli a contesti difficili e mostrando loro che un alternativa esiste ed è possibile”.

E dello sport positivo veicolo dei valori di legalità ha parlato anche Paolo Ridolfi, delegato provinciale Coni Siena, sottolineando come “l’invito della Regione Toscana a collaborare per la realizzazione di un evento sportivo nella splendida tenuta di Suvignano è stato accolto con entusiasmo. Grazie alla società Mens Sana Runners ed alla Uisp territoriale è stato possibile creare un evento veramente per tutti, dai bambini agli agonisti, passando per tutti coloro che avranno il desiderio di trascorrere un pomeriggio in un luogo meraviglioso.

Ancora una volta lo sport si rivela strumento formidabile per veicolare messaggi importanti. In questo pomeriggio, grazie alla “Corsa della legalità” saranno al centro la lotta alle mafie, sperimenteranno l’importanza di mantenere stili di vita attivi e l’efficacia della sinergia tra diversi soggetti che, a vario titolo svolgono funzioni importanti nel territorio.”

 



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