“Come pensano e che cosa sentono api, mosche, scimmie e pulcini?”, questo il titolo del terzo appuntamento del ciclo “Idee in Movimento”, promosso dalla Terza Missione dell’Ateneo in collaborazione con il Circolo Culturale Episteme, che si è tenuto al Santa Chiara Lab.
Giorgio Vallortigara, professore dell’Università di Trento e noto studioso della cognizione animale, ha guidato il pubblico nella esplorazione del sorprendente mondo che si estende tra uomo e animale, fino al confine tra natura e cultura, portando a riflettere su quanto conosciamo davvero la mente degli animali e su come la nostra stessa coscienza non sia un privilegio esclusivo degli esseri umani. Dagli studi sui pulcini a quelli sulle api e mosche, Vallortigara ha messo in una diversa prospettiva la presunta superiorità dei grandi cervelli, svelando che la capacità di sentire e pensare non dipende dalle dimensioni, ma da strutture adattive ancestrali. Un viaggio tra imprinting e conoscenze innate, verso una comprensione più profonda del legame che ci unisce alle creature con cui condividiamo la Terra da milioni di anni.
Presente all’incontro Chiara Mocenni delegata del rettore per la Terza Missione che ha anticipato un importante evento che si terrà a Siena a settembre “Si tratta di un congresso sulla complessità e ci sarà anche un evento in uno dei teatri di Siena aperto al pubblico in cui la scienza la sarà a portata di tutti”.