Il Terzo Mandato per i comuni intermedi tra i 5 mila e 15 mila abitanti cambia gli scenari politici in vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno 2024. Ad accogliere con favore la possibilità di un ter sono le figure di riferimento del centrosinistra: dal Partito Democratico a Italia Viva. Un aspetto che favorisce la continuità del buongoverno delle Amministrazioni in scadenza.
“Credo che – spiega l’Assessore Regionale al diritto alla salute e esponente del Partito Democratico locale Simone Bezzini – da questo punto di vista l’elemento del Terzo Mandato favorisce la continuità amministrativa in contesti dove è stato ben amministrato”.
“Credo che sia una normativa che mette nelle condizioni, chi ha maturato un’esperienza politico amministrativa, di potersi confermare nel territorio – afferma Stefano Scaramelli Vicepresidente del Consiglio Regionale e leader di Italia Viva -, vista la classe dirigente molto valida nel territorio”.
Nel quadro senese infatti potrebbe essere un vantaggio per il centrosinistra che così punterebbe da una parte con il PD a riconfermare i Comuni già amministrati dagli stessi sindaci e dall’altra per Italia Viva valutare con cognizione di causa se appoggiare o meno un’Amministrazione uscente.
“Se guardiamo al contesto della provincia di Siena consentirà di dare una prospettiva e continuità alle esperienze amministrative di qualità che hanno ben operato nel territorio – prosegue il dem Simone Bezzini -. Se il decreto verrà convertito in legge, il centrosinistra potrà confermare e ricandidare figure di altissimo livello che hanno ben amministrato e che potranno fare ancora bene per i propri Comuni”.
Anche il renziano Stefano Scaramelli analizza positivamente la normativa: “Cambia il quadro politico anche in provincia di Siena, ci sono esperienze ben amministrate nel nostro territorio, come Monteroni d’Arbia o Sovicille, ma non solo. Per questo credo che molti sindaci sceglieranno di ricandidarsi e per quanto riguarda Italia Viva sarà messa nelle condizioni di valutare l’operato di un sindaco uscente. Laddove ci sono ottime esperienze di buongoverno è evidente che vadano sostenute anche dal nostro partito, ma saranno gli organismi locali a definire le scelte, analizzando caso per caso”.