Test salivari a scuola, il via alla “Mattioli” di Siena

Gli operatori sanitari dell’Asl Toscana sud est ieri mattina si sono recati in nove classi dell’istituto dove hanno sottoposto al test salivare circa 180 studenti

Di Redazione | 2 Ottobre 2021 alle 16:11

Test salivari a scuola, il via alla “Mattioli” di Siena

Ha preso il via alla scuola secondaria di primo grado “P.A. Mattioli” di Siena la campagna di test salivari promossi dalla Regione Toscana nelle cosiddette ‘scuole sentinella’ in base al Piano nazionale dell’Istituto superiore di sanità. Gli operatori sanitari dell’Asl Toscana sud est ieri mattina si sono recati in nove classi dell’istituto dove hanno sottoposto al test salivare circa 180 studenti.

Il test sarà ripetuto ogni quindici giorni, per monitorare l’andamento di eventuali contagi e tenere sotto controllo la situazione tra i ragazzi, che nei giorni scorsi hanno potuto prepararsi all’appuntamento grazie a un video che illustra la modalità di svolgimento dell’operazione.

“Si tratta di un test molecolare altamente attendibile – ha spiegato Roberto Turillazzi, direttore dello staff della direzione sanitaria dell’Asl Toscana sud est – che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’insorgenza di focolai all’interno della popolazione scolastica e di conseguenza a livello familiare. In questa prima fase i nostri operatori accompagneranno questo percorso, poi i ragazzi potranno svolgere da soli il test, la cui facilità lo rende assolutamente idoneo per uno screening come questo. Il progetto andrà avanti con il coinvolgimento di un’altra scuola a livello di ogni provincia”.

Federico Frati, dirigente dell’istituto comprensivo “P.A. Mattioli” di Siena ha affermato: “Il nostro istituto è stato coinvolto come ‘scuola sentinella’ e ci è sembrato naturale accettare questo compito. In effetti tutte le scuole in questi mesi hanno cercato di diffondere tra gli studenti e le famiglie consapevolezza e senso di responsabilità, sorvegliando quotidianamente le insidie del virus. In questo caso specifico ho spiegato ai ragazzi che loro stessi avrebbero contribuito ad ‘avvistare il nemico’ accettando di fare un piccolo gesto nell’interesse di tutti. In effetti, in modo semplice contribuiranno a conoscere meglio questa fase della pandemia fornendo i dati che servono alla comunità scientifica e ai decisori politici. La prima volta qualcuno era perfino emozionato per la novità e l’importanza del compito che stava assolvendo. Altri hanno affrontato l’esperienza con curiosità e divertimento trovando i termini più strani per descrivere il sapore della spugnetta… Ringrazio anche i loro genitori che hanno colto l’importanza dell’iniziativa aderendo al monitoraggio con una percentuale altissima dell’84%”.

Il Piano nazionale dell’Istituto superiore di sanità prevede l’avvio del testing con “carattere di gradualità”, per mettere a punto il sistema organizzativo e logistico senza interferire con il regolare inizio delle attività didattiche.

Il progetto regionale è frutto di un lavoro congiunto tra gli assessorati a sanità e istruzione, con le loro strutture tecniche, l’Ufficio scolastico regionale, le Asl.



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