“Per quanto a conoscenza dell’amministrazione la Fondazione Mps ha formalmente richiesto a Tls l’elaborazione di un piano industriale per il triennio 2024-2026, da sottoporre ad asseverazione da parte di un soggetto di primario standing e di gradimento della Fondazione stessa. L’importanza del piano è evitare che si intervenga in una situazione che non presenta i chiari i motivi del dissesto e soprattutto le prospettive di inversione di tendenza e di rilancio aziendale. In questo senso la posizione dell’amministrazione non può che richiamare la necessità di un utilizzo oculato delle risorse della collettività a servizio e di un’azienda importante per il territorio in termini occupazionali e di immagine, senza tuttavia rischiare di ripetere nefasti errori del passato come avvenuta per Siena Biotech”.
Il vice sindaco Michele Capitani ha risposto, durante la seduta del consiglio comunale di oggi 12 aprile all’interrogazione presentata dai gruppi Forza Italia-Udc-Nuovo Psi Lorenza Bondi, Marco Falorni e del gruppo Le Biccherne Michele Cortonesi e Leonardo Pucci in merito a un piano industriale di rilancio di Toscana Life Sciences.
“Questo piano dovrà essere tale da raggiungere l’equilibrio economico patrimoniale e finanziario nel triennio di riferimento – ha aggiunto Capitani -. Tale condizione è stata posta come risolutiva nell’operazione individuata di sostegno da parte della Fondazione a Tls e consiste nella concessione dell’usufrutto per la durata di sedici anni dell’immobile Mc (ex Siena Biotech) finalizzato alla ricerca della stessa Fondazione Mps. In sostanza il contratto prevede proprio la condizione risolutiva espressa della presentazione del piano asseverato”.
“La particolare complessità e le procedure di asseverazione hanno tra l’altro comportato uno slittamento concesso dalla Fondazione della presentazione del piano dal 22 marzo al 14 giugno. Per quanto attiene ai controlli la Fondazione ha dato incarico, secondo le informazioni in possesso dell’amministrazione, di richiedere alla governance di Tls l’adozione di specifiche modalità organizzative volte a rafforzare il sistema dei controlli interni ed il processo di controllo nel rispetto dell’attuazione del piano asseverato. Anche la Regione, sempre per quanto a nostra conoscenza, in questa importante partita dovrebbe fare la sua parte con risorse economiche di entità da stabilire e di cui ancora non conosciamo l’entità”.
“E’ senz’altro importante lo sforzo fatto dalla Fondazione Mps per salvaguardare i posti di lavoro, tuttavia rimangono irrisolti alcuni nodi che questa amministrazione porrà nelle competenti sedi: a cosa è dovuto il pesante dissesto di Tls? Chi lo ha generato e per quali motivi? Come si intende intervenire affinché non si ripetano gli errori del passato? Perché questo dissesto deve essere colmato con i soldi della Fondazione Mps che sono patrimonio della comunità senese? Ricordo infatti che Tls è istituto a prevalente partecipazione regionale e sarebbe auspicabile ed opportuno che intervenisse la Regione Toscana a ripianare debiti e perdite, senza scaricarli ancora una volta sulla città, che deve pagare gli errori di pochi con le risorse di tutti. Questo stato di cose, questo costume per cui interviene la Fondazione Mps in via quasi esclusiva, non è certamente condiviso da questa amministrazione. Pretendiamo chiarezza sulle cause del dissesto, sui numeri reali del debito, e chiarezza sul piano industriale che dovrà essere volto a permettere a Tls di muoversi in autonomia e senza assistenzialismo.
Soddisfatta della risposta la consigliera Bondi che ha presentato l’interrogazione.