Nuova inaugurazione del Museo d’Inverno nella contrada della Lupa
Sabato 4 febbraio a partire dalle ore 17, si rinnova per il secondo anno consecutivo l’appuntamento con il Museo d’Inverno: progetto d’arte contemporanea ospitato nella Contrada della lupa.
Nel locali sopra Fonte Nuova sarà inaugurata la mostra “Io. Noi. Voi…” dell’artista italiano Luca Pancrazzi e la Project Room del museo, in realtà aumentata, curata da Miltos Manetas che presenterà il giovane artista Colombiano Juan Sebastián Páelez. In questa occasione verrà anche svelata la nuova opera d’arte, commissionata a Luca Pancrazzi, che entrerà a far parte della collezione del Museo.
Infatti Il Museo d’Inverno è anche il primo museo che affida la progettazione dei suoi dettagli funzionali agli artisti (progetto Diòspero). Per ogni occasione di mostra, infatti, viene chiesto all’artista invitato di interpretare e progettare un elemento utile a completare l’aspetto estetico e funzionale dei propri spazi, a cominciare, ad esempio, dalla targa d’ingresso in ottone progettata in forma di multiplo da Maurizio Nannucci in occasione della mostra inaugurale del museo a febbraio 2016. L’ambizione di Md’I, attraverso questa modalità di committenza nuova, (proprio perchè antichissima) è di completarsi un giorno, trasformandosi da contenitore a contenuto, da museo a collezione esso stesso.
Museo d’Inverno con programmazione stagionale, invita artisti nazionali ed internazionali a scegliere e presentare, attingendo dalle proprie collezioni personali, opere altrui ottenute attraverso scambi, regali, acquisti o collaborazioni. Artisti di diverse generazioni sono così chiamati a riflettere sul loro passato e ideare un allestimento capace di evidenziare le relazioni, le amicizie, gli incontri e talvolta gli amori che hanno caratterizzato momenti particolari della loro vita e del loro percorso artistico. L’accezione di museo nasce pertanto dalla volontà di indagare una storia dell’arte contemporanea il più delle volte non ufficiale, segreta o ancora sconosciuta, soddisfacendo l’urgenza di una necessaria e non più rimandabile fruizione dell’arte con tempi più appropriati. E’ un progetto ideato e diretto dagli artisti Francesco Carone ed Eugenia Vanni ed è un esempio unico nel suo genere di convivenza e cooperazione fra la dimensione internazionale dell’arte contemporanea con quella fortemente territoriale della Contrada.