Presunta violenza al carcere sui detenuti, pronte le richieste di rinvio a giudizio per 6 dei 15 operatori di Polizia Penitenziaria
Sono in arrivo le richieste di rinvio a giudizio per 6 dei 16 soggetti – 15 poliziotti penitenziari e un medico, tutti tra i 26 e i 55 anni – indagati per il caso delle presunte violenze e torture, risalenti all’ottobre 2018, a danno di un detenuto 31enne tunisino al carcere di Ranza, a San Gimignano. Un fatto dalla grande risonanza mediatica, che portò anche il leader della Lega Matteo Salvini a visitare la casa circondariale per esprimere la sua solidarietà nei confronti degli agenti. Le indagini della Procura di Siena, condotte dalla pm Valentina Magnini, si sono chiuse a fine dicembre: gli avvocati difensori, che hanno e ottenuto nelle scorse settimane l’interrogatorio dinanzi al pubblico ministero per due dei sei poliziotti, attendono, entro massimo la prossima settimana le richieste di rinvio a giudizio, mentre per gli altri sono ancora pendenti approfondimenti e ulteriori indagini. Intanto quattro agenti, inizialmente sospesi, sono rientrati in servizio. Sono molteplici e a vario titolo le contestazioni mosse, che vanno dal reato di tortura, lesioni, falso ideologico, minacce fino all’abuso di potere.
C.C