Rabbia, delusione ed amarezza tra negozianti ed esercenti senesi in vista dell’ingresso ufficiale – da domani – della Toscana nella zona arancione. Tra le misure più stringenti, l’impossibilità di spostarsi dal proprio comune di residenza, salvo che per esigenze comprovate di salute, lavoro o necessità. Una mazzata per molti negozi ed attività che non possono più ricevere parte della clientela.
“Una botta non indifferente – ammette a Siena Tv Leonardo Nannizzi, Confesercenti Siena non è una città metropolitana ma riceve tante persone che vengono dalla provincia e da fuori. C’è delusione e rabbia, consapevoli che il contagio non avviene nel contesto dell’attività”. “Piove sul bagnato – aggiunge Daniele Pracchia, direttore di Confcommercio Siena – visto che si attende l’esecutività di alcuni provvedimenti governativi, ne cito uno che riguarda Siena, il sostegno alle aziende con maggior calo turistico, un provvedimento del dl agosto non ancora attuato. C’è chi non sa come pagare affitto e spese minime del negozio. Già la chiusura alle 18 diradava le presenze, adesso si fa ancora più dura. C’è chi sta buttando via anni di sacrificio senza ricevere nemmeno una prospettiva”.