Si è chiusa l’indagine preliminare sul caso del presunto traffico delle finte badanti e dell’hub dell’immigrazione clandestina con protagonista una società di servizi di Chianciano Terme. Nei giorni scorsi sono giunti gli avvisi di conclusione indagine per gli 8 indagati, 3 dei quali erano stati in un primo momento posti agli arresti. L’operazione aveva sgominato nei mesi scorsi un presunto business con oltre 350 stranieri coinvolti (di cui solo 58 risultati realmente attivi) in servizi fittizi con tanto di tariffario, un vero e proprio hub dell’immigrazione clandestina, secondo gli investigatori. Cento militari furono coinvolti nei decisivi blitz, le accuse a vario titolo sono di associazione a delinquere e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il tariffario imposto ai migranti, secondo le accuse, differenziato in funzione dei servizi resi, variava da 50 a 4000 euro a seconda del servizio illecito offerto (falsa busta paga, dichiarazione di ospitalità, assunzione fittizia, etc). Servizi offerti, sempre stando alle accuse, anche a favore di extracomunitari residenti in Francia e Germania, nonché a favore di soggetti ancora nel loro paese natale ed in procinto di entrare sul territorio comunitario. Ora le difese degli otto indagati hanno a disposizione i canonici 20 giorni per presentare memorie o chiedere interrogatori.
C.C