Dopo un confronto molto teso e lungo, è stato finalmente trovato l’accordo sui servizi per l’emergenza urgenza fra la Regione Toscana, le Misericordie, le Pubbliche Assistenze e la Croce Rossa, ovvero le associazioni di volontariato che, interfacciandosi con le centrali del 118 o i servizi sociali, garantiscono il trasporto in ambulanza. Per la prima volta l’intesa ha durata triennale e porta a 104 milioni di euro i fondi stanziati dalla Regione per questi servizi nel 2023 mentre nel 2024 saliranno a 106 e nel 2025 a 110 milioni.
Un ristoro in crescita, che tiene conto dei maggiori costi, incomprimibili, che le associazioni di volontariato sono costrette ad affrontare, a causa dell’inflazione e delle turbolenze economiche internazionali, per l’acquisto ad esempio dei carburanti, per il rinnovo del parco veicoli ma che aiuterà a sostenere pure le maggiori spese del personale legate agli adeguamenti contrattuali e a percorsi di stabilizzazione, che la Regione intende sostenere assieme alla crescita professionale dei lavoratori. Una volontà condivisa.
L’intesa arriva dopo incontri e confronti che si sono succeduti negli ultimi mesi e settimane. Dublice l’obiettivo: valorizzare un ‘tesoro’ di esperienze, presenze e risorse ed opportunità sedimentati in oltre quaranta anni di rapporti virtuosi fra le grandi realtà del volontariato toscano, la Regione e le aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie, un modello largamente apprezzato, ma anche affrontare nodi strutturali e contingenti che suggeriscono un’azione di revisione del sistema, alle cui problematicità si aggiunge, in ultimo, l’incertezza che accompagna il presente e il futuro del servizio sanitario nazionale a garanzia di diritti scritti nella Costituzione.