L’incontro per difendersi dalle truffe a San Miniato
I carabinieri di Siena hanno incontrato gli anziani del Centro Iniziative Socio – Culturali per la Terza Età, di Siena in via Di Vittorio , sul tema delle truffe ai loro danni.
L’incontro è stato imperniato sul tema dei truffatori che, spacciandosi per funzionari pubblici, amici dei figli o altro, perpetrano raggiri a danno di persone della terza età. Sono state illustrate varie tecniche e modus operandi più o meno articolati, posti in essere dai delinquenti nell’avvicinare la vittima designata.
Le modalità di approccio sono le più disparate, dalla semplice richiesta di un bicchiere d’acqua all’azione combinata di più soggetti, uno dei quali distrae l’anziano, mentre gli altri lo derubano.
L’evento ha riscosso ampio consenso fra i presenti che in gran numero (circa 100 persone) hanno partecipato in modo attivo e costruttivo, ponendo quesiti e raccontando alcune negative esperienze, di cui sono stati vittima in passato.
Il presidente Lido Magliozzi ha dato la propria disponibilità al fine di organizzare ulteriori iniziative ad hoc, fornendo anche la disponibilità dei locali del Centro di San Miniato.
I Militari hanno realizzato l’incontro avvalendosi di supporto informatico, con proiezione su un maxi schermo di una presentazione in Power-Point e di filmati che simulavano le varie fattispecie di eventi criminosi realmente accaduti, sia in ambito nazionale che nell’area geografica senese, fornendo contestualmente ai partecipanti, consigli e metodi per dribblare i malfattori.
Normalmente l’inganno viene adoperato per entrare in casa, a questo punto i malfattori potranno semplicemente sottrarre qualcosa e in tal caso si parlerà di furto, farsi consegnare del denaro o dei beni dall’ingannato e allora si parlerà di truffa, o infine si arriverà alla rapina, quando la persona anziana si renda conto del raggiro, tenti di impedirlo e sia usata violenza nei suoi confronti per portar via il bene.
La regola essenziale è quella di non fidarsi degli sconosciuti, di non consentir loro l’ingresso in casa e di chiamare senza problemi il numero telefonico gratuito dell’Arma 112, nei casi di dubbio.