Sono accusati di oltre una decina di delitti, in particolare di truffe, a danno di anziani e fasce deboli, messe a segno con la cosidetta tecnica del falso avvocato/carabiniere. Una banda composta da 4 uomini ed una donna, tutti di origine campana, con una predilezione per la provincia di Siena, dove hanno messo a segno svariati colpi. Per i quattro, il G.I.P. presso il Tribunale di Siena, su richiesta del Pubblico Ministero Dott. Siro De Flammineis, ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel territorio dei rispettivi comuni di residenza.
Le indagini dei Carabinieri di Siena sono cominciate analizzando una serie di truffe consumate in provincia nell’arco di un anno, tra aprile 2022 e marzo 2023, e si sono combinate con quelle portate avanti dalla Squadra Mobile di Siena, riuscendo, nonostante le cautele e le attenzioni poste in essere dalla banda, di ricostruirne le azioni e giungere all’identificazione dei singoli componenti.
Il modus operandi utilizzato dal gruppo è quello, appunto, della truffa del finto avvocato/carabiniere. La vittima riceve una prima telefonata sulla propria utenza fissa da parte di un soggetto che, qualificatosi come avvocato, le comunica che un proprio congiunto (spesso il figlio o nipote) ha causato un grave incidente e si trova in caserma e che, per poter essere ‘liberato’, ha bisogno del versamento di una cospicua somma di denaro. Per “isolare” la vittima dal mondo esterno, il telefonista le chiede di avere il suo numero di cellulare sul quale – così le viene detto – verrà contattata dal maresciallo che si sta occupando del caso. Dopo poco ecco squillare il cellulare e, come preannunciato, il finto maresciallo spiega alla vittima come fare per aiutare il proprio congiunto. Le precisa che di lì a poco arriverà a casa sua un proprio collaboratore al quale dovrà dare soldi e gioielli. In effetti, pochi minuti dopo, arriva alla porta della vittima il “collaboratore” che, ben vestito e dai modi affabili, si presenta e riceve dalle mani della vittima soldi/gioielli. A quel punto il gruppo fugge, potendo contare su veicoli presi a noleggio da terze persone/società compiacenti, così rendendo ancora più difficile le indagini volte all’identificazione degli autori.
Determinante, per il buon esito delle indagini, sono state le immagini registrate dal sistema di sorveglianza cittadino, grazie al quale sono state individuate le autovetture su cui si muovevano i truffatori. Proprio grazie a tale attività, il 21 novembre 2022 fu intercettata e bloccata un’auto, già precedentemente segnalata, utilizzata per la commissione di due truffe, nel comune di Siena e Chiusi. In quell’occasione vennero arrestati due giovani di origine campana. Da qui poi gli investigatori sono riusciti a individuare gli altri componenti della banda e a raccogliere nei loro confronti gravi elementi indiziari per accusarli dei reati di estorsione e truffa.
Un’attività congiunta di Polizia e Carabinieri che, sotto la guida della locale Procura coordinata dal Procuratore Nicola Marini, ha consentito, di giungere all’emissione dei citati provvedimenti da parte del G.I.P., ed ai quali ieri è stata data esecuzione.