Siena: truffe anziani, Polizia recupera soldi e gioielli rubati ad una 88enne residente a Taverne

Gli agenti della Polizia Stradale di Arezzo-Battifolle hanno fermato la coppia di truffatori per un normale controllo lungo l'A1 a bordo di una Fiat 500L

Di Redazione | 22 Ottobre 2024 alle 11:26

La Polizia di Stato, ha recuperato in Autostrada del sole numerosi monili in oro e 500 euro in contanti, frutto di una truffa ad un’anziana signora avvenuta poche ore prima nella provincia di Siena e arrestati per truffa aggravata i giovani presunti autori del reato.

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Arezzo-Battifolle hanno fermato per un normale controllo un’autovettura Fiat 500L con due persone a bordo che, entrata al casello di Valdichiana stava percorrendo I’A1 in direzione sud. Gli occupanti, un ragazzo di 27 anni e la fidanzata di 19, sono sembrati subito, agli occhi degli esperti poliziotti, troppo agitati e le loro spiegazioni, riguardo ai motivi del viaggio, vaghe e discordanti.

La ragazza, inoltre, avrebbe potuto corrispondere alla descrizione di una presunta giovane truffatrice che poche ore prima in provincia di Siena si era presentata a casa di un’anziana signora, la quale accortasi di essere stata raggirata si era rivolta alle Forze dell’ordine. I due sono stati perquisiti e trovati in possesso di numerose banconote di vario taglio. Nascosti negli slip della ragazza c’erano anche gioielli di varia fattura (collane, catenine, braccialetti, orecchini e anelli) presumibilmente provento di reato.

Accompagnati in ufficio Sono stati sottoposti a foto segnalamento. Risaliti all’esatta identità della vittima della truffa, una donna di 88 anni residente a Taverne d’Arbia, i poliziotti hanno provato a contattarla telefonicamente per comunicare la buona notizia, ma la signora ormai provata e diffidente in un primo momento ha creduto di avere ancora a che fare con i truffatori. Finalmente convinta dell’identità degli interlocutori, ha raggiunto, accompagnata dal figlio, la caserma della Sottosezione Polizia Stradale di Arezzo-Battifolle, dove ha riconosciuto i preziosi che le erano stati sottratti insieme al contante.


I malfattori senza scrupoli presunti autori di questo ignobile reato nei confronti di persone anziane hanno utilizzato, anche stavolta, il solito stratagemma: una telefonata alla malcapitata vittima da parte di un presunto avvocato con la minaccia che il figlio sarebbe andato in galera per aver ferito gravemente un giovane quindicenne in un incidente stradale se non avesse risarcito subito danno. Per scongiurare tutto ciò una collaboratrice dell’avvocato di li a poco si sarebbe presentata presso l’abitazione per ritirare i soldi ed i preziosi custoditi in casa. L’anziana ha spontaneamente consegnato alla donna, che le si era presentata davanti, mentre ancora era al telefono con i complici che la tenevano occupata per non farle chiamare il figlio o altri familiari, non solo i preziosi che aveva, veri e propri ricordi di una vita, ma anche tutto il denaro contante di cui disponeva al fine di salvare il figlio dalla galera.

Nella borsa della truffatrice è stato trovato anche il foglio scritto dalla vittima durante il colloquio con i complici. La signora tornata in possesso dei suoi averi e sorpresa da tanta velocità nella soluzione della vicenda, non ha trovato le parole per ringraziare poliziotti che ha voluto stringere in un abbraccio.

La Polizia di Stato, sottolineando che non si è mai soli e che le Istituzioni sono sempre presenti per aiutare qualsiasi chi ne dubbio, ha per bisogno, avere consigli raccomanda a tutti la massima attenzione, ricordando che in caso di come comportarsi di fronte soggetti sconosciuti che fanno strane richieste, si può sempre telefonare al numero unico per le emergenze 112.

Ricorda, inoltre, che per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, che desta un importante allarme sociale, è stato anche redatto un vademecum contenente utili suggerimenti per difendersi dai truffatori, facilmente reperibile sul web all’indirizzo www.poliziadistato.it e su tuti gli altri siti Istituzionali. Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.



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