Turismo, riconosciuto il prodotto turistico omogeneo ‘Toscana Terra Etrusca’

Sono tre le province coinvolte: Siena, Arezzo e Grosseto, Bettollini: “Un lavoro che abbiamo costruito nel tempo con i Comuni"

Di Redazione | 17 Luglio 2020 alle 16:22

Turismo, riconosciuto il prodotto turistico omogeneo ‘Toscana Terra Etrusca’

Riconosciuto dalla giunta regionale il prodotto turistico omogeneo ‘Toscana Terra Etrusca’. Un risultato che che arriva al termine di un percorso durato quasi 5 anni.

“Su questo progetto – dichiara l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo – la Regione eserciterà un’azione di promozione specifica grazie a Toscana Promozione Turistica e a Fondazione Sistema Toscana. Un prodotto che va nella giusta direzione per intercettare una domanda che parte dalla cultura, dal benessere, dalla bellezza che la Toscana è in grado di soddisfare con sempre maggiore capacità grazie al grande lavoro che i Comuni e le imprese hanno svolto e continueranno a fare. Con il prodotto si concretizza la legge regionale che, insieme agli Ambiti Turistici, punta a organizzare un’offerta territoriale grazie a temi e chiavi di lettura delle destinazioni toscane, legate , in questo caso, dalla civiltà etrusca”.

“Un lavoro che abbiamo costruito nel tempo con i Comuni – dichiara il sindaco del Comune della Città di Chiusi, Juri Bettollini – e che permette una valorizzazione ed una promozione collegata al ricco patrimonio culturale delle nostre terre e dei nostri territori, per cui ringraziamo tutti i soggetti coinvolti e ci rendiamo orgogliosamente promotori del prodotto collegato agli Etruschi in Toscana”. Soddisfatto anche il vicesindaco, Chiara Lanari, che ne ha curato il coordinamento progettuale. “Un obiettivo importante – dichiara – che rappresenta indubbiamente un nuovo punto di partenza con l’obiettivo di sviluppare azioni affinché il patrimonio etrusco diventi un attrattore turistico regionale ma anche nazionale, a cui sia la Regione che il Ministero hanno sempre prestato attenzione”.

Tre, ad oggi, le province coinvolte (Siena Arezzo e Grosseto) ed un grande attrattore culturale: il patrimonio archeologico etrusco diffusamente presente in Toscana quale motivo di esperienza per la valorizzazione e promozione dei territori. Il risultato è soprattutto frutto del lavoro e della lungimiranza di Comuni, operatori e categorie economiche. Alla gestione del prodotto, oltre al Comune capofila e agli ambiti, partecipano anche i componenti del comitato scientifico (D.ssa Maria Angela Turchetti, della Direzione Regionale Musei della Toscana, Gianluca Bambi, dell’Università degli studi di Firenze e Giuseppe della Fina, etruscologo, docente e Direttore del Museo Faina di Orvieto). Già previsto un percorso di ampliamento agli altri Comuni toscani che hanno manifestato interesse per l’iniziativa e a quanti vorranno farlo, secondo le condizioni individuate dal comitato scientifico (pubblicate sul sito del Comune capofila) e che saranno promosse anche da Anci nei prossimi giorni.

Il progetto ha preso il via da Expo 2015, con Experience Etruria. In seguito è stato costituito il primo distretto turistico interregionale dedicato agli Etruschi, richiesto dai Comuni e dalle associazioni di categoria, che ha interessato Toscana (capofila il Comune della Città di Chiusi), Umbria (Orvieto) e Lazio (Viterbo). Un percorso fatto sotto l’egida della ex Soprintendenza ai beni Archeologici dell’Etruria Meridionale con il sostegno della Regione Toscana. Dopo l’approvazione, nel 2016, del Testo unico sul turismo il Comune di Chiusi e i 36 Comuni dei sette ambiti turistici coinvolti, ha iniziato a lavorare sul riconoscimento formale del prodotto turistico omogeneo. Un lavoro di squadra che coinvolto anche Trenitalia, operatori e imprese turistiche del territorio. L’offerta relativa è già su Visittuscany; la rete di imprese Etruria Experience è promotrice anche del portale ToscanaUmbriaintreno.com, collegato al Frecciarossa proprio nelle Terre degli Etruschi, tra Toscana e Umbria.



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