Turismo a Siena, tra dati e polemiche

Di Redazione | 12 Maggio 2017 alle 16:12

Turismo a Siena, tra dati e polemiche

Turismo in crescita, polemica sulla trasmissione dei dati

Con una conferenza stampa congiunta, il sindaco di Siena e l’Assessora al Turismo del Comune di Siena (comune capoluogo titolare della funzione del turismo), l’Assessore al Turismo del Comune di Montepulciano (ente capofila della gestione associata ambito della Val di Chiana senese), l’Assessore al Turismo del Comune di Poggibonsi, Stefano Romagnoli (Dirigente Settore Promozione economica, legislazione turismo e commercio Regione Toscana) e Alessandro Tortelli (Direttore scientifico del Centro Studi Turistici di Firenze) hanno presentato l’analisi dettagliata dei dati relativi al movimento turistico di Siena e provincia nel 2016.
I tre comuni di Siena, Poggibonsi e Montepulciano sono stati nel mese di marzo le sedi dei seminari sulla statistica turistica, organizzati in accordo con tutti gli altri comuni della provincia, coinvolti nel percorso e presenti in conferenza stampa. I tre seminari sono stati organizzati per sensibilizzare gli operatori turistici sulla problematica relativa alle strutture inadempienti, ovvero che non trasmettono come previsto la movimentazione all’ufficio competente, trasferito dalle Province ai Comuni Capoluogo della Toscana su disposizione della Regione.
Oltre alla diffusa inadempienza si riscontrano anche situazioni dove viene comunicata una movimentazione zero. La corretta e tempestiva trasmissione della movimentazione di arrivi e presenze da parte delle strutture ricettive è fondamentale anche a fini di programmazione delle politiche del settore sia a livello locale che nazionale. In un recente incontro tra Comuni e Associazioni di categoria è stata condivisa l’analisi dei dati e la proposta di introdurre sanzioni per gli operatori inadempienti, decisione che dipende dalla Regione Toscana. Il confronto proseguirà con altri incontri nelle prossime settimane.
Per poter procedere ad una corretta analisi della variazione effettiva dei flussi turistici, si sono pertanto analizzati quelli ottenuti dalla puntuale trasmissione pervenuta da quegli operatori, che per fortuna sono la maggioranza, che hanno adempiuto in entrambi gli anni esaminati 2015/2016.
Dalla elaborazione di questi dati si registra un sensibile incremento degli arrivi: + 4,1 % in provincia di Siena, + 7,6 % nel Comune di Siena (fonte IRPET).
C’è da registrare che in provincia di Siena, come in tutta la regione ed in buona parte d’Italia, si sta verificando un aumento esponenziale di strutture nell’ambito della cosiddetta sharing economy, in particolare la piattaforma AirBNB. In tutta la Toscana tra il dicembre 2014 e il marzo 2017 le stanze disponibili sulla piattaforma AirBNB sono aumentate del 67 % giungendo a circa 44.000. In provincia di Siena sono aumentate del 62 % giungendo a 5.466. Nella quasi totalità dei casi non sono registrate come strutture ricettive ufficiali. Va comunque precisato che per quanto concerne il biennio analizzato questa tipologia di strutture non aveva gli stessi obblighi sull’invio della movimentazione delle strutture ricettive tradizionali.
Per quanto riguarda il Comune di Siena sono stati monitorati alcuni indicatori di turisticità, che per gli anni presi in considerazione sono i principali musei, i parcheggi e l’imposta di soggiorno:
  • Musei:
    • Museo civico e Torre del Mangia: + 3,7 %
    • Santa Maria della Scala: + 17,75 %
    • Totale dei soli musei comunali: + 8,08 %
    • Duomo: + 4,3%
  • Parcheggi:
    • Parcheggi auto: + 0,13 %
    • Parcheggi camper: + 10,13 %
  • Imposta di soggiorno: + 9,6 %
Prendendo in considerazione gli stessi indicatori per un’altra città Unesco della nostra provincia, andiamo ad analizzare il caso di San Gimignano:
  • Musei: + 15 %
  • Parcheggi auto: + 6 %
  • Imposta soggiorno: + 2 %
Comune di Montepulciano:
  • Imposta di soggiorno: + 5 %
Comune di Chianciano Terme:
  • Imposta di soggiorno: + 7 %

I dati sull’entrata da tassa di soggiorno parlano chiaro: il turismo cresce e si conferma come uno dei settori trainanti dell’economia del territorio.

A quanto dichiarato dal Comune sulla mancata trasmissione dei dati di arrivi e partenze, replica Federalberghi di Siena:

La categoria degli albergatori è stata accusata dal Sindaco Bruno Valentini di indolenza e fraudolenza: il dato oggettivo è però che il gettito della tassa di soggiorno è aumentato a parità di tariffa. Quindi da parte degli albergatori la tassa è stata erogata e versata regolarmente. Da parte della categoria quindi non c’è alcun dolo né interesse a non comunicare i dati per quanto riguarda le prospettive strategiche del territorio secondo la domanda attualmente in corso. Inoltre è facile chiedersi come dunque vengano calcolati le percentuali degli arrivi

Ci domandiamo per quale motivo non sia stato lanciato prima l’allarme di tale inadempienze che evidentemente, secondo il Comune, non permettono di essere precisi nelle analisi dei flussi e delle presenze sul territorio e che sono importantissime per la pianificazione delle strategie di marketing e su cui Federalberghi Siena ha massimo interesse alla precisione. Quindi il Comune doveva inoltre essere preciso su quali strutture alberghiere o extralberghiere erano inadempienti: se per la privacy non si possono fare nomi, almeno  vengano forniti i numeri delle strutture in quantità e non in percentuale.

Rispetto all’area del Comune di Siena, infatti, Federalberghi ConfCommercio Siena  vuol fare chiarezza che il numero delle  strutture alberghiere sono veramente esigue rispetto a quelle extralberghiere. In sintesi gli albergatori senesi sono il 14,3% delle strutture ricettive totali ovvero a Siena ci sono 40 alberghi su 283 strutture ricettive in totale.

Dice il presidente di Federalberghi ConfCommercio Siena, Marco Bianciardi: “Se è vero che in proporzione il numero delle camere degli alberghi è comunque più alta, devo anche pensare che molti colleghi inviino regolarmente le movimentazioni. Per cui, anche ammettendo che ci sia un certo numero di alberghi inadempienti, possiamo stimare che siano al massimo il 4% o 5%. E se anche fossero tutti inadempienti, cosa impossibile, come fanno 40 alberghi di Siena, a fare il 40% in totale di inadempienze?

Vogliamo inoltre ricordare che molti colleghi albergatori hanno trovato grosse difficoltà nell’interfacciare i propri programmi gestionali con il sistema web check in imposto dal Comune. non giustifichiamo certo la mancanza dell’invio di dati da parte di qualche albergatore, anche perché molti si sono fatti carico delle spese per l’acquisto dell’interfaccia dedicato, per somme che hanno inciso anche fino a diecimila euro per struttura.Auspichiamo un confronto chiarificatore con il Comune per capire come sia possibile l’alto tasso di inadempienza dato l’importanza dell’argomento. La categoria è assolutamente stanca di erogare la tassa di soggiorno dagli impieghi ancora non definiti con precisione ed essere sempre additata come fraudolenta.

Visto che si avvicinano le elezioni, se è vero che i turisti non votano, è altrettanto vero che gli albergatori del Comune di Siena e il loro indotto invece sì”.

 

 

 



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