Meno di una settimana fa i dati 2024 dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega, con 5 morti sul lavoro in provincia di Siena su una popolazione lavorativa di poco oltre i 118mila occupati, al 38esimo posto nella classifica nazionale. Soltanto ieri, purtroppo, un nuovo decesso a Pienza dove a perdere la vita è stato un 45enne. Ma i numeri non possono raccontare fino in fondo la tragedia di un fenomeno che necessita di interventi sempre più urgenti.
“Purtroppo siamo davanti all’ennesima e direi inaccettabile morte sul lavoro anche nella nostra provincia e che non è sicuramente esente da infortuni gravi e anche da morti sul lavoro – sottolinea Daniela Spiganti, segretaria confederale Cgil Siena -. E’ una una strage ormai infinita e se pensiamo che ci sono oltre tre morti al giorno sul lavoro, che oltre tre persone la mattina escono di casa e non ne fanno ritorno, credo che siamo arrivati veramente davanti a un’emergenza che necessita sicuramente di regole certe. Fra l’altro oggi e domani parte la nostra campagna referendaria perché come Cgil abbiamo promosso anche dei referendum e uno dei temi di questi referendum è proprio la sicurezza nei luoghi di lavoro e la responsabilità in solido dei committenti perché, credo, che insieme alla formazione che sicuramente deve avere un ruolo fondamentale e deve essere continua, insieme a maggiori controlli, siano necessarie e indispensabili anche delle regole. Altrimenti noi non mettiamo fine a questa tragedia, anche nella nostra provincia dove i numeri degli infortuni sono superiori anche alla media nazionale. Crediamo – conclude Spiganti – che sia arrivato il momento di metterci mano e quindi anche di andare a votare quella che è una modifica della normativa che ad oggi c’è”.