Un anno da sindaco di Siena per Nicoletta Fabio: "Cominciato a cambiare il verso a questa città"

Il primo cittadino: "Emergenze ogni giorno, a giugno toccheremo con mano i primi risultati"

Di Simona Sassetti | 30 Maggio 2024 alle 14:00

“Un anno fa a quest’ora entravo per la prima volta a Palazzo Pubblico da sindaco, c’era grande entusiasmo e anche un po’ di emozione”.  E’ passato un anno da quel 29 maggio, giorno in cui Nicoletta Fabio vince il ballottaggio contro Anna Ferretti e viene eletta sindaco con il 52% dei voti. Ed è passato un anno preciso dalla prima volta in cui il nuovo sindaco è entrato in Comune e le grane non sono mancate fin dal suo primo giorno da sindaco. Il primo problema che ha dovuto affrontare è stato quello del Siena Jazz. Quattro giorni prima del voto era emerso un buco da un milione e 250mila euro, poi la questione sport, vera palla infuocata per Fabio. A partire dalla guerriglia fra Emiliano Montanari, presidente dell’Acr Siena e palazzo pubblico sullo Stadio e sul futuro della Robur. Poi la questione lavori al PalaEstra e disagi per Mens Sana ed Emma Villas. Una volta che le due squadre sono tornate ad allenarsi e l’estate stava tramontando, a sorgere è stata la polemica sul Biotecnopolo dove tutto è ancora fermo, mentre ha trovato una soluzione il caso Siena Jazz e il caso infrastrutture sportive. “C’erano tante cose da fare, molte emergenze e molte sono state risolte – ha affermato il sindaco -, emergenze ce ne sono anche ora ma adesso abbiamo iniziato a cambiare il verso per tanti aspetti a questa città, nell’approccio con i cittadini, nell’aprirsi al confronto con chiunque”.  Un anno di rodaggio per Fabio che adesso può concentrarsi sul futuro della città e le sue sfide. “Sarà un giugno intenso in cui vedremo molti dei risultati per la quale ho lavorato insieme alla mia giunta in questi 365 giorni”

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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