Un anno fa la scomparsa di Franco Caroni, il fondatore del Siena Jazz

Caroni aveva fondato nel 1977 il Siena Jazz, poi divenuta una delle più importanti accademie musicali in Italia, conosciuta anche all’estero. Aveva ricoperto a lungo la carica di presidente e direttore della sua ‘creatura’

Di Simona Sassetti | 3 Gennaio 2025 alle 18:00

Il 3 gennaio 2024, un anno fa, scomparve  a 74 anni, per un arresto cardiaco nella sua casa a Follonica, Franco Caroni, la persona più attiva e influente nella storia della didattica del jazz in Italia, che a Siena ha lasciato tanto nel panorama musicale, basti pensare alla sua creatura: il Siena Jazz.  La più importante istituzione jazzistica italiana porta la sua firma e lui è rimasto per decenni la sua indiscutibile guida. Da sempre stimato nel mondo della musica, jazzistica e non, nel 2009 erano stato insignito del Mangia d’oro, massima onorificenza del Comune di Siena. Un anno dopo la scomparsa di Franco Caroni è ancora vivo il suo ricordo. Un anno fa il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani lo definì uno dei suoi figli più creativi. “Una figura di spicco che ha contribuito a far conoscere la sua città nel mondo con la sua lungimirante idea di fondare il Siena jazz e di diffondere universalmente la cultura musicale, attraverso la sua amata accademia”, aveva detto la sindaca di Siena Nicoletta Fabio.  “Ricordiamo con grande affetto e immensa gratitudine l’uomo che ha contribuito a rendere leggenda la storia del jazz italiano con la forza e la caparbietà con cui si insegue un grande sogno- aveva dichiarato in una nota il Siena Jazz –.  Quello che Caroni ha fatto per la didattica della musica contemporanea è una sorta di riuscita rivoluzione copernicana: ha portato il grande jazz, i suoi maestri per tante generazioni, nella provincia italiana”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



Articoli correlati