I piloti dell’Avioclub Chiusdino regalano una giornata speciale agli emofilici dell’Ate
Sono arrivati in tanti, da mezza Italia, all’aviosuperficie dell’Avioclub di Chiusdino, con la curiosità, l’emozione ed anche un po’ di paura per l’esperienza di volare sulle bellissime campagne senesi.
Si è svolto sabato il secondo appuntamento “Un giorno con le ali”, organizzato dall’Associazione Toscana Emofilici in collaborazione con l’ Avioclub Chiusdino, giornata tra il divertimento e l’emozione di un volo sul biposto messo a disposizione dai soci dell’Avioclub. Decine di voli per tutti i piloti, che hanno fatto provare i biposto, l’elicottero ed anche i gyrocopter.
Ad accompagnare il gruppo, composto da persone di ogni età, Ombretta Cini, consigliera Ate della Toscana: “L’emofilia è considerata una malattia genetica rara e per questo non ha grande visibilità, ma le problematiche sono molte e riguardano sia bambini che persone in là con l’età. Molti infatti si accorgono per caso in età adulta di averla ereditata, casomai dopo anni di cure per problematiche collegate. Sono comunque tutte persone con un certo grado di invalidità. Adesso abbiamo un centro altamente specializzato all’ospedale di Careggi, il centro emofilici diretto dal professor Giancarlo Castaman, che sta richiamando pazienti da ogni parte d’Italia”.
In Toscana sono circa 350 i pazienti affetti da emofilia e l’associazione si batte ogni giorno per ottenere una sempre maggiore specializzazione medica, medicine sperimentali e a prezzi accessibili, e per supportare i pazienti. L’Ate funge da supporto e da stimolo a enti pubblici e sanitari, troppo spesso poco preparati su una malattia della quale si parla davvero poco.
Anche il sindaco di Chiusdino Luciana Bartaletti ha raggiunto l’Avioclub per un saluto ai partecipanti che si sono trattenuti per tutta la giornata ed hanno pranzato all’interno dell’hangar con i piloti ed i loro familiari.
Il servizio nei tg di RadioSienaTv
Foto Rolando Marraccini