Gli italiani salutano le mascherine, per adesso solo all’aria aperta. Da domani, venerdì 11 febbraio, si potrà circolare liberamente all’aperto in tutta Italia senza indossare la mascherina. Basterà portarla con sé per indossarla in caso di rischio o di assembramento.
L’attesa ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, firmata martedì sera, è un altro passo, dal grande valore simbolico, verso il ritorno alla normalità, sia pure la “nuova normalità” in epoca Covid.
L’obbligo di girare sempre con la mascherina addosso, a meno che non si faccia attività sportiva, era in vigore da Natale, dal cosiddetto decreto legge “Festività”, varato il 24 dicembre e in origine vigente fino al 31 gennaio, poi prorogato fino al 10 febbraio. Un obbligo che si era reso necessario per fronteggiare la variante Omicron che imperversava e che nel giro di un paio di settimane sarebbe arrivata al picco di oltre 200mila nuovi casi giornalieri.
Rimane invece l’obbligo di mascherine al chiuso, formalmente, come tutta l’ordinanza, fino al 31 marzo: sarà quello il nuovo fronte, la nuova prospettiva di un altro passo, veramente cruciale, come quello di entrare in un locale o in un negozio senza mascherina.
Infatti se a fine marzo i casi subiranno una riduzione importante, potrebbe essere il momento per rimuovere un tassello fondamentale dell’emergenza, quello che porterebbe ad una “nuova normalità” che a quel punto somiglierebbe molto alla vecchia, vale a dire: salutare definitivamente le mascherine, anche nei luoghi chiusi.
Intanto anche il ritorno del pubblico al 75% della capienza negli stadi e al 60% nei palasport, a partire dal 1° marzo, contribuirà a ripristinare uno dei riti collettivi sportivi più colpiti e partecipati.
Quanto alle discoteche, è confermato che nel weekend potranno riaprire a capienza ridotta, con accesso riservato solo ai possessori del super Green pass.
Entro il 31 marzo si capirà infine il destino del Green pass, oggi con validità illimitata solo per chi ha fatto le tre dosi o per chi ha avuto il Covid e ne ha fatte due.
Il governo sta valutando scenari e soluzioni auspicabili, l’intento è chiaramente quello di continuare a tenere attentamente sotto controllo la curva epidemica, ma sembra altrettanto chiara la direzione verso un allentamento delle severe norme anti-contagio che finora ci hanno accompagnato in questi due anni di pandemia.