Che la precarietà sia la grande questione del nostro tempo, ormai è chiaro a tutti. In modo particolare ai tanti ricercatori assegnisti delle Università pubbliche. La ragione è da ricondursi ai continui tagli da parte dei Governi nazionali e di quello attuale alla Ricerca e alle Università. Una grave condizione che tocca tutti gli Atenei del Paese ma in modo particolare l’Università degli studi di Siena. Per questa ragione i ricercatori che oggi si ritrovano senza occupazione, supportati da tutta la solidarietà del mondo accademico, si sono tirati su le maniche e hanno scelto di mobilitarsi attivamente.
“Noi da subito abbiamo deciso di organizzarci in un coordinamento del precariato universitario che in realtà è inter Ateneo, ne fa parte anche UniStraSi. Questo perché c’è un attacco molto violento che sta colpendo Siena ma non solo, e che comunque avrà conseguenze sull’Università, non solo quest’anno ma anche negli anni futuri perché ci sono dei tagli che già sono arrivati adesso ma che sono previsti per il prossimo triennio. In quattro anni verrà tagliato 1 miliardo e 2oo milioni su tutta l’Università italiana. Questo ha già portato ad un calo drastico di tutte le posizioni di ruolo addirittura anche la distruzione di quello che era una volta il ricercatore a tempo indeterminato. A favore di un proliferare di forme precarie di lavoratori, di precari ‘usa e getta’ praticamente ad alto sfruttamento. Il problema è che in questa situazione drammatica che su Siena è stata ancora più drammatica a causa anche del famoso buco, tutto ciò che si può facilmente prevedere è un ulteriore aggravamento della situazione che può portate davvero ad un collasso molto importante dell’intero sistema dell’Università Pubblica che poi alla fine è un servizio sociale collettivo per tutti quanti”.
La prima occasione di confronto pubblico, aperto a tutti, è già stata fissata ed è in programma per martedì prossimo 28 gennaio.
“Per questo noi vogliamo anche lanciare una mobilitazione – e lo facciamo attraverso un’assemblea pubblica in cui possiamo, partendo davvero dal basso, condividere le nostre preoccupazioni e trovare delle soluzioni. l’Assemblea si terrà al Palazzo San Galgano/Fieravecchia (via Roma, 47) nell’Aula Magna martedì 28 gennaio dalle 17 alle 19”.