Il volume del professor Daniele Pasquinucci “Il frutto avvelenato. Il vincolo europeo e la critica all’Europa”, edito da Mondadori, ha vinto l’edizione 2024 del premio “Giustino Fortunato”.
La premiazione si terrà sabato 19 ottobre a Rionero in Vulture (Pz), luogo di nascita di Giustino Fortunato.
L’opera del professor Pasquinucci, Professore Ordinario del Dipartimento di Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena, ricostruisce la genesi della nozione di “vincolo europeo”, coniata in ambienti filoeuropeisti per sostenere l’adesione dell’Italia alle prime Comunità, e il suo successivo consolidamento. Sottesa al “vincolo europeo” è però l’idea che l’Europa sia “altro da noi”. Il frutto avvelenato si è rivelato con le recenti crisi economico-finanziarie e con le difficoltà dell’UE nel difendere le economie dei suoi Stati membri. La presunta alterità dell’UE è divenuta un argomento a disposizione di quanti reclamano il recupero della sovranità nazionale. Una narrazione europeista si è trasformata in contro-narrazione euroscettica.
Il volume è stato scelto, fra una rosa di cinque finalisti, dal Comitato scientifico del premio Giustino Fortunato, composto dai professori: Giovanna Cigliano, Antonella Ercolani, Antonio Macchia, Luca Micheletta, Simone Misiani, Maurizio Ridolfi e Antonio Varsori.
Il Premio è dedicato alla memoria del Sen. Giustino Fortunato che si affermò in maniera brillante come storico, scrittore, pubblicista, giornalista e soprattutto politico, eletto prima Deputato del Regno d’Italia per nove legislature dal 1880 al 1904 e poi Senatore del Regno d’Italia per la legislatura dal 1904 al 1909; Fortunato si distinse tra i massimi esponenti del Meridionalismo.