“Lotto Marzo, Nessuna* torni indietro” è il titolo dell’evento organizzato dall’Università per Stranieri di Siena in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne.
Una aula magna Virginia Woolf affollata per un appuntamento in cui i protagonisti sono stati i testi di due grandi autrici della modernità, Alba de Céspedes e María Zambrano, dentro i quali studentesse e studenti si sono immersi grazie ad un reading mescolato con musica e immagini del trio transmediale Grosso Sonno Viola.
“Per noi l’otto marzo non ha l’apostrofo è lotto marzo cioè io lotto per l’otto marzo perché rigettiamo una retorica ormai molto diffusa secondo la quale questo è il giorno di un fiore, di una eccezione rispetto ad altri 364 giorni di subalternità e di carico di lavoro asimmetrico nella vita privata come nella vita pubblica delle donne – spiega Tiziana de Rogatis, presidente CUG UniStraSi -. Per questo abbiamo questo bellissimo reading transmediale di Grosso Sonno Viola aperto anche alle scuole di Siena, basato sulle parole di lotta, di antagonismo e di alterità di differenza di due grandi pensatrici del Novecento, cioè la scrittrice Alba de Céspedes e la filosofa spagnola María Zambrano”.
“Questo è un piacere enorme per noi tornare qui – afferma Viola Lo Moro, poeta e componente del trio Grosso Sonno Viola -, perché questa università è una comunità aperta che ha il coraggio ancora di stare dentro le questioni, che sono le questioni delle minoranze, le questioni razziali, le questioni LGBT, le questioni femministe legate alle donne. E io penso che questo voglia dire stare nel mondo e questa università ci sa stare in modo egregio”.
Un’occasione doppia perché in contemporanea sono state scoperte delle iscrizioni delle intellettuali de Céspedes e Zambrano apposte fuori da due aulee dell’Ateneo, aulee a loro intitolate.
Simboli dell’impegno di UniStraSi nella rivendicazione dei diritti delle donne e della difficoltà che le donne incontrano quotidianamente in tutti gli ambienti, anche in quello universitario (le professoresse ordinarie nelle università italiane sono solo il 27%).
“Abbiamo in questo Paese un Ministero della Natalità che era il Ministero delle Pari Opportunità – analizza il Rettore UniStraSi Tomaso Montanari -. Che idea ha della donna chi ci governa? Anna Maria Cingolani, una deputata democristiana, in occasione del primo discorso nel Parlamento italiano di una donna, disse che il regime fascista aveva visto le donne come delle fattrici e che nelle camere italiane si avvertiva un terribile odore di stalla perché le donne erano viste come delle vacche da riproduzione. Una deputata democristiana moderata, una signora dell’Azione Cattolica. Mi chiedo – ribatte Montanari – se non stiamo tornando a quel momento”.