L’anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena è stato inaugurato con le chiarine a dare il via alla cerimonia. Nell’Aula Magna intitolata a Virginia Woolf, il Rettore Tomaso Montanari, ha preso la parola per primo e nel suo discorso non sono mancati riferimenti al recente insediamento di Trump alla Casa Bianca. Anche ai microfoni, Montanari, ha trattato l’argomento e ribadito la centralità delle Università nella formazione di un pensiero critico: “Non è un momento qualunque per le Università occidentali perché non è un momento qualunque per la democrazia. Due giorni fa si è insediato un Governo negli Stati Uniti, il cui vicepresidente ha detto esplicitamente ‘L’Università è il nostro nemico’. L’unico precedente di una cosa del genere lo abbiamo con l’Ungheria di Orban. Il pensiero critico è sotto attacco, in una società come la nostra fare a meno di leggere e della stampa vuol dire poter controllare le coscienze”. Sulla presenza di Meloni come unica leader europea all’insediamento di Trump, Montanari ironizza: “Bisognava guardare con attenzione, era un po’ nascosta” e poi aggiunge: “Comunque credo sia stato un errore, l’Unione Europea dovrebbe avere una linea unitaria senza fughe in avanti”.
Montanari cita poi anche i recenti rapporti Istat e Censis relativi all’alto grado di analfabetismo in Italia: “Faremo un corso aperto a tutta la cittadinanza di alfabetizzazione, alla lettura di testi. Abbiamo bisogno di imparare a leggere e scrivere, i rapporti Istat e Censis parlano chiaro. Se l’Università non si assume il compito di una alfabetizzazione, anche elementare, non ci saranno strumenti perché il popolo, che è sovrano, si auto governi”.
Nel suo intervento il Rettore ha annunciato l’inaugurazione nel mese di marzo di un corso sulla cultura Queer ed ha rilanciato l’appello per la realizzazione di una mensa universitaria nei pressi dell’ateneo.
L’auditorium dell’Università Per Stranieri della sede in Via de’ Pispini sarà intitolato al famoso antropologo senese, Alessandro Falassi, e ad ottobre verrà consegnata la Laurea Honoris Causa alla scrittrice palestinese Suad Amiry. La striscia di Gaza è stata il fulcro della lezione inaugurale, tenuta dalla giornalista Paola Caridi, intitolata “I mille sicomori di Rafah. Per una storia globale della Palestina, umana e non umana”.
