Si chiama “Homing/Ritrovarsi” il laboratorio organizzato dall’Università per Stranieri di Siena e curato dalla docente di Letterature comparate Tiziana de Rogatis e dal Rettore Tomaso Montanari. Un incontro tra studenti e personalità legate al mondo del multiculturalismo che pone al centro dello studio la parola “Homing”, la capacità, sviluppata in certi animali, di fare ritorno ai luoghi familiari, sviluppando il significato tradizionale della parola per definire il ritrovarsi: il fare casa al di là del luogo di origine.
“Nel multiculturalismo il concetto di homing è quando ci si ritrova, si fa casa e appartenenza, al di là di radice originaria perduta, l’idea di multiculturalismo è quella di una appartenenza inclusiva che tiene conto della storia e del passato ma anche del nuovo, dell’imprevisto e delle metamorfosi” afferma Tiziana De Rogatis “Il concetto di casa è complesso, la casa può essere la lingua, il corpo, una casa reale, città o una identità in bilico, io ad esempio sono somala ma anche romana e romanista”, spiega la scrittrice Igiaba Scego.
Lo scopo di questo laboratorio è quello di fondere insieme concetti come l’origine e l’inedito, condizioni che rappresentano un valore aggiunto per una comunità plurale che ha difficoltà ad essere riconosciuta nel nostro Paese, infatti è attesa da troppo tempo una riforma della cittadinanza che introduca nel nostro ordinamento lo IUS SOLI o lo IUS SCHOLAE.