Il ministro all’istruzione Annamaria Bernini dice stop al numero chiuso per la facoltà di medicina. Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato praticamente all’unanimità il testo base “per dire basta al numero chiuso a Medicina”, col Governo che lavora a una riforma “delle necessità del Sistema Sanitario Nazionale, degli atenei e del mercato del lavoro, che richiede figure professionali specifiche”.
Un cambiamento importante, se andrà in porto, anche per l’Università di Siena, che potrebbe vedere moltiplicarsi gli iscritti. Ma il rettore Roberto Di Pietra, ospite di Piazza con Vista su Siena Tv, non è troppo convinto e difende il “numero chiuso”. “Si parla di un cosìdetto semestre alla francese, per l’accademico prossimo, va capito e interpretato – afferma Di Pietra – io continuo a pensare che determinati percorsi di studi, con numeri programmati, siano parametrati ai fabbisogni di occupazione a 10 anni nel mondo delle professioni sanitarie, dobbiamo proporre un percorso formativo e fare attività in laboratorio e reparti con numeri contingentati, sennò sarebbe ingestibile, non farebbe il bene della professione medica” conclude.