Il ruolo svolto dai movimenti femminili nell’ambito dei processi di pace del XX e XXI secolo, tanto sul piano teorico che su quello pratico, è il tema della conferenza internazionale dal titolo “The Role of Women and Women’s Civil Society Organizations in Peace Processes”, organizzata dal Gruppo di ricerca e formazione sul diritto pubblico europeo e comparato (DIPEC) dell’Università di Siena e dall’Università di Milano, con il patrocinio di Rete delle Università italiane per la pace (RUniPace).
La conferenza, che si terrà il 5 e 6 aprile presso la sede San Francesco dell’Università di Siena, sarà aperta da Marta Cartabia, Ministra della Giustizia e Presidente emerita della Corte costituzionale, e vedrà la presenza, fra le relatrici, di storiche, giuriste, sociologhe, filosofe, nonché di esponenti della società civile e dei movimenti femministi, che discuteranno sul tema con un approccio interdisciplinare.
L’evento sarà suddiviso in cinque sessioni, all’interno delle quali le numerose relatrici, italiane e internazionali, discuteranno del ruolo delle donne e dei movimenti femminili nei processi di pace, nei conflitti armati e nei contesti post-bellici, guardando a numerose esperienze. In particolare, saranno discussi i casi che hanno visto le donne protagoniste dei movimenti per la pace in Afghanistan, Bosnia, Cile, Colombia, Congo, Kosovo, Messico, Palestina, Ruanda, Siria, Sudafrica, Sudan, Tunisia, Turchia, Vietnam.
La conferenza è coordinata da Tania Groppi ed Elena Bindi, ordinarie di Istituzioni di Diritto pubblico nell’Università di Siena e membri del DIPEC, Marilisa D’Amico, ordinaria di Diritto Costituzionale nell’Università di Milano, Federico Lenzerini, associato di Diritto internazionale nell’Università di Siena e delegato del Rettore per RUniPace. Parteciperanno Costanza Nardocci, ricercatrice in Diritto costituzionale nell’Università di Milano e Sevgi Dogan, assegnista di ricerca in Scienze politiche nella Scuola Normale Superiore di Pisa.