La poetessa statunitense Jorie Graham, Premio Pulitzer per la poesia nel 1996, e la sua traduttrice italiana, Antonella Francini della Syracuse University di Firenze, saranno in dialogo domani, venerdì 7 maggio, alle ore 18 sui canali social di “Semicerchio”, rivista di poesia comparata dell’Università di Siena diretta dal professor Francesco Stella. Coordinerà l’incontro il professor Niccolò Scaffai del Dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne (Dfclam) dell’Ateneo, specialista di poesia ambientale, come si può definire parte dell’ultima produzione della Graham.
Considerata uno dei maggiori poeti in lingua inglese, Jorie Graham insegna scrittura creativa alla Harvard University, ricoprendo la posizione che fu di Seamus Heaney. La sua nuova raccolta di poesie, “Runaway”, è uscita lo scorso anno. Nei suoi ultimi quattro libri ha riformulato in termini ecologici il ruolo civile ed etico della sua poesia per denunciare l’ecocidio contemporaneo e la coscienza di vivere in una “età del collasso”.
«Graham chiede alla poesia di immaginare l’inimmaginabile – spiega il professor Stella – , cioè un futuro possibile in un mondo e un pianeta che potrebbe essere diverso da come lo abbiamo conosciuto finora a causa dei mutamenti ecologici, delle pandemie e di una tecnologia distruttiva. Nel ripensare il rapporto con il tempo, la storia, il divino, la natura si apre a tematiche ambientali per una riformulazione dell’identità contemporanea. Nelle sue poesie dà voce alla natura profanata dall’uomo, al non umano, cosciente di esser parte di qualcosa “più grande dell’impresa umana”.
“Sento di vivere un prolungato addio – ha detto la poetessa – dove la mia eventuale scomparsa, la mia natura mortale, di solito una profonda preoccupazione umana, è stata spazzata via dalla mia paura per una più drammatica mortalità: l’estinzione delle altre specie e dello stesso mondo naturale”. Nell’incontro di domani, dal titolo “Lo spartito mobile. Un’esperienza di traduzione”, Jorie Graham e Antonella Francini parleranno della loro collaborazione nell’arco di diversi anni per rendere in italiano la sua poesia. L’appuntamento fa parte del ciclo “I due lati dell’arazzo. Incontri online con gli autori sulla traduzione poetica” proposto da “Semicerchio”, che mette a confronto autori illustri che hanno collaborato alla rivista e i loro traduttori.
Antonella Francini, vincitrice nel 2020 del Premio Nazionale per la traduzione dal Ministero della Cultura per il suo lavoro di scouting di nuova poesia angloamericana, in tre decenni ha portato a pubblicare sulle pagine di “Semicerchio” le prime traduzioni, fra gli altri, di grandi nomi come Charles Wright, Charles Simic, Antony Hecht, Yusef Komunyakaa, e appunto Jorie Graham, dei quali poi ha curato spesso traduzioni in volume. Dopo Jorie Graham, il 21 maggio “Semicerchio” ospiterà Jhumpa Lahiri, premio Pulitzer di narrativa, una della scrittrici più note anche per il suo amore per l’Italia e per la lingua italiana.
Per seguire gli incontri:
https://associazionesemicerchio.my.webex.com/meet/semicerchio, Youtube
https://bit.ly/scuola-semicerchio