L’Università degli Studi di Siena non è tra le prime scelte degli studenti e delle studentesse che optano per le specializzazioni mediche.
Il dato emerge dal calcolo fatto da Als, l’associazione liberi specializzandi. Secondo la loro ricerca Siena avrebbe registrato un record negativo a livello nazionale in questa prima fase di scelte da parte dei candidati. Sul totale dei posti a bando l’ateneo senese si sarebbe fermato al 57% del totale con alcune specializzazioni, tipo chirurgia generale, ancora a secco di candidati.
Il professor Francesco Dotta, che è alla guida del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze ha sottolineato che la scelta degli specializzandi è solo nella fase iniziale: “I dati riguardano solo il primo scorrimento: sono le decisioni degli specializzandi piazzati meglio nella graduatoria nazionale I conti però si fanno alla fine, quando tutti hanno fatto la loro scelta. E’ sbagliato dire che nessuno ha selezionato la nostra chirurgia generale”.
Nettamente migliori i dati fatti registrare da Firenze e Pisa con l’80% dei posti a bando già assegnati:
“Siena risente di una logistica particolare – ha ammesso il professor Dotta -. Ci sta che si prediliga Firenze per una questione di mezzi pubblici, del co-housing, delle borse di studio ecc… Di questo ne dobbiamo fare tesoro. Il 57%, dopo il primissimo scorrimento, è un dato migliore dello scorso anno, quando alla fine abbiamo chiuso con più dell’80% delle borse assegnate”.
Sull’argomento è intervenuta anche la consigliera comunale di Progetto Siena Anna Ferretti che ha invitato l’università e l’ospedale ad una profonda riflessione su questi numeri. Il professore Dotta ha garantito che non si tirerà indietro in questo senso: “Faremo una riflessione profonda, fermo restando che i numeri si vedranno alla fine e non guarderemo il caso singolo. Ci aspettiamo da tutto il sistema che Siena e la sua università diventino più attrattive”.