Il Santuario Nazionale Marino di Palau, una delle più grandi aree marine protette del mondo, è al centro dello studio internazionale pubblicato oggi sulla rivista scientifica Nature Food, a cui ha partecipato il gruppo dell’Università di Siena coordinato dalla professoressa Silvia Ferrini del dipartimento di Scienze politiche e internazionali. I ricercatori hanno indagato su come la chiusura della pesca commerciale nell’area marina protetta potrebbe portare a conseguenze indesiderate sull’ecosistema della barriera corallina e sull’economia locale.
Dalle interviste a oltre 400 turisti, il team di ricerca, coordinato dalla University of Hawai’i Mānoa, ha potuto capire come le politiche di conservazione potrebbero influire sul loro comportamento e le loro preferenze alimentari. In particolare, le politiche che limitano la pesca commerciale in mare aperto potrebbero favorire il consumo di pesce di barriera, con conseguenze ambientali disastrose.
“I risultati – spiega la professoressa Ferrini – evidenziano che la promozione della pesca sostenibile in mare aperto sarebbe preferita dai turisti e allo stesso tempo consentirebbe di raggiungere gli obiettivi di conservazione ambientale, tutelando insieme la biodiversità marina e l’economia locale. La collaborazione internazionale e multidisciplinare si è dimostrata fondamentale in questo lavoro, e l’esperienza professionale del nostro gruppo ha giocato un ruolo cruciale nella definizione della strategia di indagine e di analisi dei dati”.