Università di Siena: un alter ego robotico per visitare da remoto i musei universitari

Software assistito di guida che permette la partecipazione a iniziative di varie strutture universitarie con la massima interattività possibile, basato su Intelligenza Artificiale per l’interazione uomo-macchina

Di Redazione | 12 Maggio 2022 alle 14:30

Università di Siena: un alter ego robotico per visitare da remoto i musei universitari

Si è tenuta oggi nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Siena la presentazione pubblica e alla stampa dell’avatar Atena, un alter ego robotico in grado di rendere fruibili da remoto i musei universitari e permettere la partecipazione a iniziative di varie strutture universitarie con la massima interattività possibile, basato su Intelligenza Artificiale per l’interazione uomo-macchina.

“Siamo molto contenti perché il nostro sistema museale si dona strumenti che hanno caratteristiche di innovazione e inclusione, ma anche un elemento che connette la ricerca – ha detto il pro Rettore Luca Verzichelli – è il ritorno del robot che i nostri dipartimenti hanno favorito nella sviluppo e che diventa simbolo università”

“In questo periodo c’è stato un utilizzo da parte delle scuole di questo strumento da remoto – aggiunge Luca Maria Foresi, Presidente del Sistema Museale Universitario Senese – l’uso futuro che abbiamo previsto quello di coinvolgere persone che da sole non possono venire al museo. Essere inclusivi è caratteristica dei musei. Il singolo può confrontarsi con la guida e il gruppo, anche se a distanza. Riusciremo ad allargare orizzonte di utilizzo, anche per le lezioni”.

“Il progetto – conclude Alessandro Tozzo, gm LiquidWeb – nasce dalla volontà di rendere accessibili spazio e luoghi a persone che a causa di disabilità non possono, si tratta di un software assistito di guida, che può essere utilizzato con qualsiasi tipo di mouse o emulatore, e anche il puntatore oculare. L’intelligenza artificiale se usata a beneficio delle persone è di grande aiuto, pensiamo a persone affette da tetraplegia che così possono visitare musei e partecipare ad eventi”.



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