“Qua noi impariamo a diventare stranieri, s’impara che la nostra patria è il mondo intero e questa vita è proprio il contrario di quei venti di morte che attraversano l’Europa in questo momento, è un piccolo segnale di speranza”. Lo ha detto Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena, inaugurando i corsi di lingua e cultura italiana. “Questi sono i corsi con cui nasce l’Università per Stranieri nel 1917 in piena grande guerra e con l’epidemia di spagnola, oggi i punti di contatto sono purtroppo molti di più di quelli che avremmo pensato, in quel momento si pensò che lo straniero non fosse un nemico ma un interlocutore e che la lingua e la cultura italiana fossero i nostri mezzi più efficaci per costruire una comunità di umani; è ancora il progetto dell’Università per Stranieri” ha aggiunto Montanari.
Ed è proprio in questo senso che opera il doppio binario su cui si muove l’offerta dell’Ateneo: l’insegnamento – da più di cento anni – della lingua e della cultura italiana, che oggi si affianca all’insegnamento di 13 lingue europee ed extraeuropee, permette “agli stranieri di imparare ad essere italiani e agli italiani di imparare ad essere stranieri”. Con questo spirito il rettore annuncia anche un’importante novità: “Stanno arrivando colleghi dalle zone del conflitto. È già arrivato un collega ucraino, ne arriveranno altri due ed in più arriveranno anche due professori russi in fuga dalla tirannia di Putin. Ad agosto avremo cinque professori nuovi, con contratti di ricerca. Uno di loro, ad esempio, sta portando avanti uno studio sulla storia di Kiev e Mosca come storia intrecciata, una cosa che ci fa capire come, per molti versi, sia una guerra civile”.
Esistono già rapporti molto stretti con tanti paesi del mondo, dai quali giungono ogni anno numerosi studenti e studentesse. Tra questi, gli studenti turchi, circa 80, in arrivo ad agosto dall’Istituto Italiano di Cultura e dai licei di Istanbul, e poi studenti e studentesse dalla Cina, dal Giappone, dalla Corea del Sud, dalle università americane – come la Northern Arizona University – e dalle Università di Porto Rico, dagli Emirati Arabi Uniti, da Gerusalemme, dall’Austria, dal Belgio. Inoltre, è stato recentemente firmato un accordo con l’Istituto Italiano di Giacarta per corsi a distanza. Nel 2021 l’Università per Stranieri di Siena ha avuto circa 3373 studenti stranieri/mese, ovvero 1100 iscritti, per 90 diversi Paesi e 250 classi. A chiusura della giornata di festa, l’Università ha ospitato nel pomeriggio alle 17 il tradizionale Appuntamento musicale dell’Accademia Musicale Chigiana con gli allievi del corso di chitarra e musica da camera del maestro Oscar Ghiglia. A seguire è stato presentato in anteprima il documentario “La lezione di Oscar” di Salvo Cuccia.