Si intitola “Onofrio Pepe. I colori del mito” la mostra presentata questo pomeriggio all’Università per Stranieri di Siena che accompagnerà uno dei luoghi della sapienza accademica di Siena fino al 22 gennaio, data dell’inaugurazione del nuovo anno accademico. Si tratta di sei sculture, tra cui alcune esposte per la prima volta dall’artista, e quattordici pitture che rappresentano l’ultimo percorso artistico del maestro Onofrio Pepe. Opere che si legano perfettamente alle tante diverse culture che vivono l’Università per Stranieri.
“Onofrio Pepe ha una meravigliosa bottega d’artista nel cuore di Firenze di San Frediano, la parte ancora viva della città che mi ha catturato – racconta il Rettore di UniStraSi Tomaso Montanari -. Ed ad un certo punto e ci ha proposto la donazione della sua bellissima “Minerva”. La nostra università non aveva ancora un’ancora, una “Minerva”, simbolo antico di sapienza, con la civetta che vede nella notte anche nella notte scura che per molti versi attraversiamo in questo momento in Europa e nel mondo. E così noi abbiamo accettato con grande entusiasmo questo dono e in qualche modo la sede di Piazza Roselli di UniStraSi ospita il mito, che è il tema che ossessiona Onofrio Pepe. Un mito classico che però torna a popolare il mondo di oggi.
Noi diamo per scontato che la cultura classica sia la cultura di tutto il mondo, invece non è così, è la nostra cultura. Immagino gli sguardi degli studenti giapponesi, coreani, africani, il loro sarà uno sguardo diverso dagli studenti occidentale. E questa diversità è esattamente la nostra missione”.
Tema centrale del percorso espositivo è il “Mito” nelle sue varie declinazioni e interpretazioni. Un linguaggio, quello di Onofrio Pepe, capace di tradurre in modo moderno l’arte antichissima della scultura in bronzo che lo stesso artista ha voluto esprimere proprio nel cuore dell’Università per Stranieri di Siena, il luogo del sapere aperto al mondo che supera ogni confine e che esalta ogni cultura.
“Io ho fatto mostre in Italia e fuori d’Italia – spiega la ragione della sua scelta di esporre a UniStrasi l’autore della mostra Onofrio Pepe -. Però qui sento che è tutto diverso, perché qui c’è il mondo. Son due giorni e mezzo che io sono qui per allestire la mostra e sono stato coinvolto dalla presenza di tanti giovani. La cosa che mi ha veramente colpito: ho pensate che qui non si insegna ma qui si vive”.