La nuova classifica delle Università italiane, elaborata dal Censis, promuove a pieni voti l’Università degli Studi di Siena che resta stabilmente fra i primi Atenei italiani di medie dimensioni, ossia quelli fra i 10 e i 20mila studenti. Con 90,5 punti si attesta al primo posto fra gli Atenei della Toscana e al 5° posto fra tutti gli Atenei italiani di stesso grado. Come ogni anno queste classifiche sono diventate un appuntamento fisso a supporto dell’orientamento di migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria.
“Sono soddisfatto – dice il Rettore di UniSi Roberto Di Pietra -, le classifiche vanno lette per quello che suggeriscono e anche per quello che possiamo fare di più e meglio. A noi dà soddisfazione restare ancora nel gruppo delle migliori università italiane. C’è il primato in Toscana, ma c’è certamente l’appartenenza ad un gruppo delle migliori università, a prescindere dalla loro dimensione. Siamo settimi in Italia, fra gli Atenei statali restiamo stabilmente in quella che possiamo chiamare la top ten degli Atenei italiani in base agli indicatori rilevati dal Censis. Ribadisco quello che conta è guardare ai valori che queste classifiche mettono in evidenza, ma anche guardare a ciò che possiamo fare di meglio su alcuni indicatori che riguardano la qualità dei servizi agli studenti e che riguardano i processi di internazionalizzazione. Ci sono margini di miglioramento che certamente cercheremo di migliorare nel corso dei prossimi anni”.
Indicatori soddisfacenti che però guardano avanti e agli aspetti da migliorare e implementare. A fare la “voce grossa” non sono soltanto le “Scienza della Vita”, che attraggono tantissimi studenti ogni anno, ma a far balzare l’Ateneo senese in alto nella Classifica Censis sono anche l’ottimo livello di “Servizi”, “Strutture” e di “Internazionalizzazione”.
“Abbiamo varie eccellenze nell’Ateneo, certamente un’area d’eccellenza è quella delle Scienze della Vita – spiega Di Pietra -, ma altre aree ci dicono che siamo ben collocati nelle classifiche per diverse prospettive disciplinari. Questo dice chiaramente la classifica. Al di là del posto occupato in classifica, quello che conta è restare stabilmente nel gruppo di testa”.