È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai). La Carta è stata elaborata da Sogin e Isin e individua oggi 51 locazioni possibili.
Ciò che emerge è che la Toscana esce definitivamente dalla Carta nazionale delle aree idonee. In una fase iniziale erano state individuate due aree: una tra Pienza e Trequanda, nella provincia di Siena, e la seconda a Campagnatico, nella provincia di Grosseto.
La notizia è stata riportata dai canali social del senatore del Partito Democratico Silvio Franceschelli, che ha sottolineato con soddisfazione come le due aree toscane non fossero assolutamente idonee da un punto di vista tecnico, morfologico, paesaggistico e socio-ambientale, ad ospitare il deposito.
“Un tema, con particolare riferimento alla Val d’Orcia, che insieme ai sindaci del territorio, ai parlamentari di allora e a tanti cittadini – prosegue Franceschelli – ponemmo con forza e che ebbi modo di ribadire da Presidente della Provincia di Siena al Seminario Nazionale, primo momento di confronto pubblico nell’ambito della procedura per la localizzazione. Un iter che abbiamo seguito con attenzione fino ad oggi e che per il nostro territorio possiamo ritenere concluso”.