A pochi giorni di distanza dall’ufficialità da parte del rettore Francesco Frati dell’intenzione di non correre da candidato sindaco per le prossime amministrative, il Pd ammette che avrebbe valutato seriamente il suo profilo per riprendersi il Comune. Inutile piangere sul latte versato e i dem hanno compreso che i tempi stringono. Massimo un mese e il Pd e gli ipotetici alleati dovrebbero avere un candidato sindaco o un percorso per le primarie.
“Sicuramente Frati rappresentava una persona che poteva competere e poteva fare il sindaco, sarebbe stato una risorsa, ma le decisioni personali si rispettano e ora continuiamo il nostro percorso – afferma a Siena Tv Andrea Valenti, segretario provinciale Pd – Scelta del candidato o primarie, non oltre novembre saremo in grado di fare una proposta alla città”.
Nel frattempo la coalizione di centrosinistra sembra aver perso i pezzi. L’elezione per il presidente della provincia ha causato una frattura forse insanabile con Italia Viva che, come annunciato nei giorni scorsi da Scaramelli, potrebbe guardare al civismo proseguendo l’esperienza a braccetto con Azione, esattamente come per le elezioni politiche.
“Sarebbe un errore politico, strategico e di prospettiva quello di Italia Viva, come lo è stato quello di non appoggiare Bussagli alle elezioni provinciali. Se si considerano una compagine centrosinistra dobbiamo farla la compagine di centrosinistra, la loro collocazione naturale è in una coalizione con altri soggetti, se poi vogliono fare i civici sono liberi”.
