“Del dibattito disinvolto di questi giorni su TLS, sorprende soprattutto che nessuno ricordi cosa significa questa Fondazione per il nostro territorio”.
Comincia così l’intervento del segretario provinciale del Partito Democratico di Siena Andrea Valenti sulla situazione di Toscana Life Sciences, che sta attraversando un momento di difficoltà.
“In questi anni TLS – prosegue Valenti – nel proprio ruolo di ricerca e sostegno per star up innovative, per progetti pubblici e privati e trasferimento tecnologico per migliorare la salute e la qualità della vita, ha generato attività ed attratto investimenti sul nostro territorio per oltre 400 mln. di euro e ha coinvolto più di 50 imprese e gruppi di ricerca nell’incubatore, per oltre 600 addetti coinvolti.
TLS rappresenta una delle avanguardie strategiche più importanti a Siena di questi ultimi decenni, una delle fabbriche di innovazione più significative della Toscana e un incubatore di idee e progetti tra i pochi che ha realmente funzionato in Italia, il riferimento che ha consentito al distretto delle scienze della vita di attecchire e crescere a Siena.
Un progetto di cui va salvaguardato lo spirito e i meriti e preservato il futuro.
TLS è stato per tutti, nessuno escluso, sin qui luogo di orgoglio; quindi, cerchiamo di capire meglio eventuali difficoltà e fare argine, anziché scagliare pietre sommarie.
Forse, nello sviluppo dei progetti del Biotecnopolo e del Centro Nazione Anti Pandemico si è fatto troppo affidamento sulle rassicurazioni di questo Governo di destra, che invece su Siena ha rallentato e tradito tutti i percorsi strategici e di crescita, Biotecnopolo compreso, nel silenzio imbarazzante della stessa destra che amministra Siena?
TLS è il fulcro della nostra forza di futuro: sosteniamolo, per catalizzare le energie migliori e per far avanzare in maniera decisiva le scienze della vita a Siena, in un distretto che abbia la sua base a Siena e nella sua provincia (da sempre il Partito Democratico sposa la proposta della CGIL della costruzione di un Distretto Industriale delle Scienze della Vita), ma con un respiro non più solo regionale, ma nazionale e internazionale”.