Valentini concorda con Renzi su Mps: "Ammettiamo le responsabilità della sinistra"

Di Redazione | 31 Luglio 2016 alle 9:54

Valentini concorda con Renzi su Mps: "Ammettiamo le responsabilità della sinistra"

“Responsabilità della sinistra ma ora Mps è una banca nuova e ripulita dalle magagne”

Con un lungo post sul suo profilo Facebook il sindaco Valentini torna a parlare di Monte dei Paschi.

“Un’intervista del Capo del Governo che sottoscrivo parola per parola. Con il piano approvato dal cda della banca e dalla BCE, MPS si ripulisce come nessun altra banca europea dal peso delle sofferenze, dovuto essenzialmente alla più grande crisi economica dal dopoguerra (su eventuali concessioni anomale, indaghino pure i soggetti che hanno comprato i crediti deteriorati, ma la priorità adesso era sistemarli per evitare il crac che sarebbe ricaduto sui lavoratori ed i risparmiatori).

Con la prossima ricapitalizzazione, MPS sarà una banca nuova, ripulita dalle magagne del passato, su cui Renzi come io ed il PD senese ammettiamo le responsabilità della sinistra (locale e nazionale, in buona compagnia perché anche il resto della politica partecipava al banchetto) ma che dal 2012 é completamente fuori da ogni minima interferenza su MPS e si occupa della banca non per poltrone e potere ma solo per dare una mano ad uscire da una situazione pericolosissima per il territorio, chi ci lavora e per i clienti.

Finalmente, anche se troppo tardi dopo iniziative rivelatesi provvisorie, si è avuto il coraggio di una manovra mai vista prima in Europa che, se riuscirà come tutti noi auspichiamo, restituirà a Siena ed al Paese una banca che si salverà grazie alla forza della sua storia, della tenacia dei propri dipendenti, della credibilità del management, e soprattutto della fiducia dei clienti che non é mai venuta meno nonostante le insidiose e vergognose campagne di stampa che avrebbero ammazzato qualunque altra banca diversa dalla banca più antica del mondo, fino a vent’anni fa riconoscibile per quel legame storico e culturale con una piccola città come Siena, che è e deve restare il marchio che garantisce questo straordinario valore senza il quale MPS non esisterebbe più e sarebbe stata già spezzettata ed ingoiata da altri.

A tutti quelli che volevano commissariamento o nazionalizzazione dico che non avete compreso quale disastro avrebbe comportato, oltre all’impossibilità formale (accidenti a quei governi che non hanno sfruttato questa opportunità a differenza delle altre Nazioni europee entro il 2013), impoverendo tanti piccoli risparmiatori. Il Governo ha compiuto un piccolo capolavoro aiutando MPS a liberarsi delle sofferenze (con un percorso che aiuta anche il resto del sistema bancario, che ora è nel suo insieme tutto più forte) lasciando che fosse il mercato ad immettere dentro MPS i soldi che serviranno per la stabilità definitiva piuttosto che attingere alle casse del Stato, dalle quali MPS non è mai dipeso nonostante molti commentatori abbiano intenzionalmente deformato questa importante autosufficienza della banca senese.

Sì, senese perché vogliamo che resti tale ma non perché Siena mette bocca sui nomi del futuro Cda bensì perché é da questo legame che MPS trae una forza interiore senza la quale sarebbe già morta per le terribili vicende attraversate e che invece la rimette ancora una volta in gioco per dare servizi alle famiglie ed alle imprese italiane. Anche di questo ho parlato ieri con Matteo Renzi (al telefono e non per sms…) condividendo l’ottimismo per il futuro di MPS”.



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