Il sindaco di Siena Bruno Valentini e il presidente del Siena Club Fedelissimi Lorenzo Mulinacci commentano su Facebook
Dopo l’annuncio del legale di Antonio Ponte (LEGGI qui) della presentazione di querela (pare contro ignoti) per minacce ricevute all’atto della firma del contratto di cessione del Siena, arrivano i commenti su Facebook del sindaco di Siena Bruno Valentini e del presidente del Siena Club Fedelissimi Lorenzo Mulinacci.
“Come ho già detto – scrive Bruno Valentini – Antonio Ponte può essere ricordato a Siena come colui che ha contribuito alla resurrezione della Robur oppure come colui che ha fatto correre alla maglia bianconera il rischio di un nuovo, tragico fallimento. Speravo si fosse imboccata definitivamente la strada giusta ma leggo che forse è il contrario, rischiando di rallentare il graduale rilancio della squadra e della nuova società. Un autentico schiaffo per quelle migliaia di tifosi che seguono la propria passione e l’amore per la propria città senza alcun interesse economico. Mi risulta che sia il compromesso originario che la firma definitiva siano stati conclusi nella tranquillità di studi legali. La concitazione di quella famosa notte derivò invece solo dalla clamorosa mancanza di rispetto verso l’intesa raggiunta la mattina presso la sede istituzionale più alta della città: il Palazzo Comunale. Come ogni sindaco che ha a cuore lo sport cittadino, ho cercato di dare una mano per il futuro della Robur trascorrendo quasi una intera notte a cercare di mediare fra le parti. E non ero certo io a “proteggere” chicchessia bensì le numerose forze dell’ordine che hanno professionalmente e scrupolosamente presidiato la situazione evitando eccessi che in altri contesti italiani invece ci sono stati e che per fortuna nella civile Siena ci sono stati risparmiati. Sono comunque convinto che il treno della nuova Robur sia ripartito e che non sarà l’avidita’ di quello o quell’altro a farlo deragliare. Viva la Robur e viva lo sport senese, soprattutto se sano e senza speculatori. Con me è finita l’epoca della commistione senese fra politica e sport e non vorrei che l’avvicinarsi delle elezioni amministrative favorisca il riproporsi di questa bieca tentazione”.
“L’accordo – scrive Lorenzo Mulinacci – tra la Durio e Ponte-Sallustio fu trovato nella mattinata nella tranquillità dell’ufficio del Sindaco e fuori c’ero solo io e altri due o tre tifosi. Quella sera, a cui fa riferimento Ponte nella sua denuncia, nello studio del Notaio Mandarini fu solo raggiunto, dopo una nottata di trattative, un accordo per una delega di 5 giorni che permetteva alla Durio di fare mercato. Solo questo!!!!! Il passaggio di proprietà vero è proprio Ponte lo firmo nella quiete della sua casa di Cerbaia in assoluta tranquillità. Ponte però dopo la firma i soldi della Durio non ha avuto “paura” a perderli. Perchè questa denuncia, non si sa ancora contro chi, è arrivata dopo 90 giorni, e dopo che era stata sollecitata in uno degli innumerevoli comunicati di Mele? Questi signori hanno avuto il merito di prendere la società dopo il fallimento ed avere vinto il campionato di serie D, ma poi hanno sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare riportando la Robur sull’orlo di un altro fallimento. E non dimentichiamoci mai che la Durio l’hanno cercata loro nella perenne e stucchevole ricerca di un socio forte, vera colonna sonora della gestione Ponte. Adesso il Siena, che piaccia o no, è ripartito come tifoso voglio solo pensare al calcio e alle gioie delle vittorie che finalmente stanno arrivando e che nessuna denuncia, nessun comunicato, nessuna azione legale potrà scalfire. Ponte e compagnia fate parte del passato che non ritornerà. Fatevene una ragione!!!!!!”