Fa discutere il progetto dell’installazione di arte contemporanea di Edoardo Tresoldi, che l’amministrazione comunale vorrebbe posizionare in piazza Jacopo della Quercia. Un progetto da due milioni di euro, che ha già impegnato le casse comunali per 160mila euro.
Dopo la delibera votata dalla giunta comunale e le polemiche che sono seguite, il tema è arrivato stamani in consiglio comunale con un’interrogazione urgente del Partito democratico, illustrata dal consigliere Bruno Valentini, prima che il presidente del consiglio Marco Falorni chiudesse la seduta per la mancanza del numero legale (che è di 13 consiglieri, mancavano 10 consiglieri di maggioranza ed anche il sindaco De Mossi).
“Un’opera da due milioni su cui è stata decisa una variazione di bilancio da 150mila euro, a cui si aggiungono i 12mila già spesi, che quindi metterebbero a carico del comune 162mila euro di costi, senza la certezza di trovare mecenati o sponsor per pagare il resto dell’opera – spiega Valentini -.
Io credo che sia uno schiaffo in questo momento alla situazione reale di tanta gente, delle imprese della nostra città. Un’opera tra l’altro al di fuori di quello che può essere l’arte contemporanea e il coinvolgimento di energie e talenti della città. Sarebbe giusto un biglietto da visita dell’arroganza culturale del sindaco, che vorrebbe l’installazione monumentale per passare alla storia.
Quello spazio è bello perché è vuoto – insiste Valentini – perché ricorda la progettualità del ‘300 dei senesi. Quello spazio non è fatto per ospitare un’opera tra 30 metri, alta come un palazzo di trenta piani, fatta in reti metalliche, che tra l’altro sono anche pericolose: un’opera simile dell’artista installata a Reggio Calabria per circa un milione di euro, ha dovuto essere prima transennata e poi messa in sicurezza perché le colonne metalliche minacciavano di cadere per il vento”.
“Si tratta per ora solo di una suggestione – risponde l’assessore alla cultura del comune di Siena Pasquale Colella – che ha portato avanti il sindaco per avere un’opera di un’artista internazionale particolarmente apprezzato, uno dei migliori Under 30, come ci dice Forbes (uno dei magazine più famosi al mondo su temi di economia, innovazione e lifestyle, ndr).
In questo momento non c’è ancora nulla di definito, non abbiamo alcun impegno di spesa e questo progetto potrà vedere la luce solo ed esclusivamente se otterremo da parte di sponsor privati la totale copertura della spesa. Ad oggi non ci sono vincoli giuridici che impegnino la giunta a questo progetto.
Nel caso in cui vengano trovati sponsor privati nazionali, che in altro modo non avremmo opportunità di attrarre sul nostro territorio, ci vorranno dei mesi perché l’idea si realizzi, si parlerebbe (ed il condizionale è d’obbligo) di febbraio/marzo del prossimo anno”.