“A quali altre macchine del fango mascherate da finte notizie dovremmo assistere fino al giorno del ballottaggio?”
Alle accuse del parlamentare di FdI Giovanni Donzelli risponde anche il sindaco uscente Bruno Valentini: “A quali altre macchine del fango mascherate da finte notizie dovremmo assistere fino al giorno del ballottaggio? In riferimento alla strampalata nota stampa diffusa dal parlamentare FDI Donzelli circa l’appalto di servizi di gestione della Torre del Mangia, del Museo Civico e del Museo dell’Acqua, smentiamo categoricamente quanto dichiarato dal parlamentare sostenendo che l’affidamento sarebbe frutto di un preventivo accordo poi sfociato nell’apparentamento con la lista di Pierluigi Piccini. Insinuazioni gravi e strumentali che celano un puro attacco politico personale, a fronte delle quali ci riserviamo di valutare eventuali azioni legali.
“Nel merito della vicenda rispondiamo per far chiarezza sull’operato dell’amministrazione e nel rispetto dei cittadini. In primo luogo è significativo che nel suo intervento Donzelli focalizzi l’attenzione sulla data di pubblicazione del documento di aggiudicazione in Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno, “il giorno successivo a quello del voto”. Peccato che non faccia un doveroso riferimento alla reale data di aggiudicazione della gara conclusasi diversi mesi fa e il cui esito è stato sancito con determinazione dirigenziale del 28 maggio, ben prima, quindi, del voto amministrativo come facilmente riscontrabile nei documenti ufficiali e disponibili. Non secondario, inoltre, che si stia parlando di un appalto affidato con bando pubblico con modalità di aggiudicazione ben definite, di competenza dei dirigenti comunali e non deciso od influenzato dal sindaco. A ulteriore garanzia della correttezza del procedimento informiamo che l’offerta aggiudicataria è stata l’unica pervenuta in risposta al bando. Informazioni dunque volutamente deformate e diffamatorie che risultano un vero e proprio insulto all’intelligenza degli elettori. Contiamo che i cittadini sapranno cogliere la differenza tra chi punta su proposte, idee e progetti concreti per la città e chi invece non trova altri mezzi che attacchi denigratori con il solo scopo di rubare voti a favore del candidato del proprio schieramento. Questa sarebbe la politica del cambiamento?”.