La variante Omicron si abbatte in provincia di Siena. Con le feste alle porte le istituzioni sanitarie cittadine hanno congiuntamente lanciato un invito alla massima precauzione, dato che l’impennata dei contagi è rilevante. Dal 16 dicembre ad oggi il laboratorio del policlinico Santa Maria alle Scotte, guidato dalla professoressa Cusi, ha processato circa 250 tamponi e di questi 50 sono risultati positivi all’omicron, l’80% dei quali di cittadini residenti a Siena e provincia. Anche tra il personale sanitario la situazione è tornata a complicarsi: alle Scotte sono 20 i positivi, di cui 14 asintomatici e 6 con la variante Omicron. Questa nuova impennata ha portato l’azienda guidata da Barretta ad aumentare la frequenza dei tamponi che, per coloro che lavorano nella zona di rischio più alta, da sette giorni è passata a 4.
Sarà incrementato il personale del laboratorio delle Scotte ma non solo. Anche la Asl ha fatto richiesta alla regione toscana per poter aumentare il numero di lavoratori impegnati nel tracciamento. Una pratica che, con l’aumento esponenziale dei casi, sta diventando sempre più difficile. “In questo momento il tracciamento da noi ha una copertura del 100% – spiega il dg dell’Asl toscana sud est Antonio D’Urso – Il numero dei nuovi casi porta a contattare quasi 2000 persone al giorno. Abbiamo già chiesto alla regione Toscana un incremento di una ventina di unità tra tecnici della prevenzione, infermieri e medici per incrementare l’attività di tracciamento”.
Massima attenzione quindi per i pranzi e le cene di Natale e Capodanno. Il consiglio delle autorità sanitarie è quello di effettuare un tampone prima di incontrare le persone care. Per quanto riguarda ordinanze ad hoc il Comune di Siena non è ancora intervenuto, mentre l’evento di capodanno sarà confermato o annullato solo dopo un futuro confronto della giunta.
“Noi, sindaco e Giunta, non ce la siamo sentita di imporre obblighi di mascherina come è stato fatto in altre città – afferma l’assessore alla salute del comune di Siena Francesca Appolloni – Questo perché i senesi hanno dato sin da subito prova di grande senso civico. Valuteremo, anche alla luce delle indicazioni delle due aziende sanitarie del territorio, se imporli o meno”.
