Il Partito Democratico ha già piazzato le proprie pedine nei due centri più grandi della Provincia di Siena che a giugno andranno al voto: Poggibonsi con Susanna Cenni e Colle Val d’Elsa con Riccardo Vannetti, ma ancora di strada c’è da farne in vista delle amministrative. Una scossa alla silente campagna elettorale intanto l’ha data l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri al Terzo Mandato per i sindaci dei comuni intermedi tra 5 e 15 mila abitanti, che in parte semplifica i lavori complessi per trovare la persona giusta da candidare a Sovicille, Monteroni d’Arbia, Torrita di Siena e forse a Castelnuovo Berardenga con i quattro sindaci uscenti. La situazione però è tutt’altro che risolta altrove, perché mancano all’appello tanti Comuni in cui individuare i nomi che verranno proposti come amministratori del futuro prossimo.
“Le Unioni Comunali del PD hanno già fatto un lavoro preliminare e in molti Comuni sono in corso le consultazioni, quindi nel giro di pochissimo, massimo metà febbraio avremo il quadro definito in tutta la provincia – spiega il segretario Provinciale del PD Andrea Valenti -. Ci sono dei comuni che hanno già fatto la loro scelta, come Colle Val d’Elsa con Riccardo Vannetti, come Chianciano Terme con Grazia Torelli, a Montepulciano ci saranno le primarie o a Sinalunga abbiamo presentato il sindaco uscente Edo Zacchei. A Buonconvento credo ci sarà la ricandidatura di Riccardo Conti, così come andremo in continuità sia ad Asciano con Fabrizio Nucci e a Rapolano Terme con Alessandro Starnini”.
Non c’è più nulla di scontato, quindi i lavori sono insistenti all’interno degli organismi di partito perché il voto amministrativo del 2024 può assumere un valore molto politico in vista delle elezioni regionali del 2025 e soprattutto visto il trend molto positivo favorevole al Governo e alla Premier Giorgia Meloni, che per la prima volta nella storia della Repubblica potrebbe segnare un cambio di colore della nostra provincia.
“Io non do niente per scontato e quindi bisogna lavorare in ogni contesto fino all’ultimo giorno – analizza Andrea Valenti -, perché non sono più i tempi in cui si può stare fermi o dare per scontato niente”.