16 Aprile 2011. Stadio Carlo Zecchini, Grosseto. Si affrontano nel derby toscano di serie B Grosseto e Siena. Con il punteggio fermo sullo 0-0 al 37′ i bianconeri guadagnano una punizione al limite dell’area, in posizione defilata. Alla battuta va Del Grosso, che con una magia pennella una tiro perfetto che insacca il pallone al sette. La gioia del terzino esplode nella mitica corsa a tutto campo per andare a esultare sotto la curva dei tifosi del Siena, giunti in 1400 per assistere alla sfida. Quel gol regalerà una vittoria importante per il Siena guidato da Antonio Conte nella corsa alla promozione in serie A. “Quel giorno per me è indimenticabile come lo è per i senesi. Ricordo con grande emozione quella partita e sono felice di aver regalato una gioia così bella alla gente di Siena” commenta Cristiano Del Grosso, ospite ieri sera della trasmissione di Siena Tv “Fuori Campo”.
Sabato alle 17.30 le due squadre si affronteranno di nuovo, stavolta al Franchi, a 10 anni di distanza. Allora il Siena poteva schierare un tandem d’attacco Calaiò-Larrondo, con Ciccio Caputo in uscita dalla panchina, mentre il peso dell’attacco dei grossetani era sulle spalle di un giovanissimo Ciro Immobile, passato al Grosseto a Gennaio dopo un’esperienza non esaltante in maglia bianconera. “Spero che il Siena vinca – dice Del Grosso – Sta perdendo un po’ di punti immeritatamente, ma la serie C è dura. Mai come in questo girone ci sono partite che potresti dare per scontato ma che invece hanno risultati diversi. Ci sono squadre che giocano con grande fame e possono ribaltare qualsiasi tipo di pronostico”.
“Credo che il Modena abbia qualcosa in più delle altre – prosegue il terzino sinistro che vanta 149 presenze in bianconero – Il Siena può stare bene nelle prime 4/5 posizioni insieme al Pescara, ha un grande organico, può arrivare tranquillamente ai Playoff per poi giocarsela”.
Oggi Del Grosso allena la squadra Under 16 del Pescara, ma in estate il suo secondo approdo al Siena è stato molto vicino. “Se avessi dovuto continuare a giocare l’avrei fatto a Siena – spiega – Ero già in squadra ad allenarmi, poi non ci siamo trovati, e francamente voglio lasciare quel ricordo che ho e che mi sono guadagnato a Siena. Venire lì a 38 anni, consapevole che potevo anche fare male… ho fatto un passo indietro per rispetto della società stessa”.