Alla vigilia del tavolo che si terrà domani a Roma sulla vertenza Beko, anche l’Arcidiocesi di Siena Colle di Val D’Elsa-Montalcino, vuole testimoniare la vicinanza della Chiesa senese ai 350 lavoratori e lavoratrici, che rischiano di perdere il posto di lavoro.
Da tempo il Servizio per la Pastorale Sociale e la Caritas dell’arcidiocesi stanno monitorando le diverse vertenze aperte sul territorio di Siena e provincia con l’attenzione ai lavoratori e alle tante famiglie coinvolte.
Nel recente incontro dei sindacati con il card. Lojudice è stata evidenziata la necessità di fare rete tra istituzioni, chiesa, sindacati e società civile per essere accanto a chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro con ricadute sociali ed economiche importanti e preoccupanti su tutto il territorio.
“E’ un segnale di vicinanza e solidarietà – spiega il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino – con tutti i lavoratori che in questo momento stanno vivendo momenti di incertezza e disagio. Dietro ai 350 lavoratori ci sono le famiglie, le comunità dove vivono che stanno risentendo tutte di questa preoccupante situazione. Penso anche alle altre vertenze aperte sul nostro territorio per le quali occorre rafforzare la rete di confronto tra tutte le realtà dalle istituzioni, alla chiesa fino alla società civile e ai sindacati”.
“La nostra vicinanza – aggiunge il cardinale – è il segno di una Chiesa in uscita, che non si gira dall’altra parte e che anzi vuole essere in strada accanto alle lavoratrici e ai lavoratori non per fare politica, ma solo per testimoniare una vicinanza concreta”.