Nella seconda metà del 2025 il ponte sulla Cassia a Bagno Vignoni sarà chiuso per lavori di rispristino e messa in sicurezza; si parla di ben 6 mesi di fermo. L’intervento verrebbe ad isolare i comuni di Castiglion d’Orcia, Radicofani, Abbadia e Piancastagnaio dal resto della Provincia di Siena dal momento che percorsi alternativi nei pressi dell’interruzione sono al momento inesistenti a seguito della chiusura della strada di collegamento tra Pienza e Gallina per il crollo del ponte di Nove Luci,
“A fine agosto, dichiara Anna Paris, depositerò una mozione in Consiglio Regionale per chiedere alla Giunta Regionale un impegno straordinario per la viabilità di questa zona della Toscana. Farò presente la necessità di attivare un tavolo di confronto tra i Comuni del territorio, la Provincia di Siena e ANAS e solleciterò la Regione al fine di lavorare per ovviare ai problemi di viabilità attraverso l’attivazione di una soluzione per il ponte di Nove Luci, chiuso dal 2012 a causa di un evento alluvionale estremamente importante che ha causato il crollo e la chiusura della strada di collegamento tra Pienza e Gallina (Castiglione d’Orcia).
Da una parte chiederò di valutare un sostegno finanziario che consentirebbe alla Provincia di Siena di portare a termine la fase progettuale del nuovo Ponte Nove Luci e poi di iniziare la ricerca degli oltre 12 milioni di euro necessari per la sua realizzazione.
In contemporanea, prosegue Paris, è importante trovare soluzioni al problema dei collegamenti viari di tutta questa zona. Per questo porrò all’attenzione il ripristino della viabilità sul Ponte Nove Luci con la messa in posa di un ponte Bailey, eventualmente da prendere in affitto da parte della Regione. Questo intervento permetterebbe di ripristinare la viabilità tra Cassia – Val d’Orcia e Autostrada A1 – Val di Chiana e soprattutto fornirebbe una soluzione alla chiusura del ponte sulla Cassia a Bagno Vignoni.
Si uscirebbe dalla Cassia dopo San Quirico – strada per Spedaletto SP 53 – e si rientrerebbe a Gallina sulla Cassia tramite la SP 40, risparmiando di percorrere decine di chilometri in più. Senza questo intervento l’alternativa per raggiungere Siena sarebbe passare per l’Amiata, andare a Castelnuovo dell’abate-Montalcino e immettersi sulla Cassia a Buonconvento.
Mi auguro, conclude la consigliera Paris, che i disagi, che provocherebbe la chiusura della Cassia a Bagno di Vignoni, trovino il Consiglio Regionale unito nel chiedere un sostegno finanziario da parte Regione per la viabilità in una zona simbolo della Toscana quale la Val d’Orcia Patrimonio Unesco”.