Vicenda Distilleria Deta, nasce il "Comitato per la tutela e la difesa della Val d'Elsa"

Il comitato è composto da cittadini e imprenditori del territorio preoccupati per la costruzione di una ciminiera alta 60 metri

Di Redazione | 29 Gennaio 2021 alle 13:56

Vicenda Distilleria Deta, nasce il "Comitato per la tutela e la difesa della Val d'Elsa"

Lo scorso 18 gennaio si è costituito a Barberino Tavarnelle il Comitato per la tutela e la difesa della Val d’Elsa, che si pone l’obiettivo di tutelare e difendere l’ambiente, la salute, la qualità della vita, il territorio, il paesaggio, le persone e le imprese, con particolare riferimento alle problematiche strettamente legate ai territori dei Comuni di Barberino Tavarnelle, Certaldo, Poggibonsi e San Gimignano.

Crea infatti forte preoccupazione nei cittadini la ciminiera di 60 metri che vuole costruire la Distilleria Deta di Barberino Tavarnelle e si domandano come un’opera del genere potrà essere contestualizzata in un territorio a forte richiamo turistico, per esempio, con la vicina San Gimignano, nota in tutto il mondo, cui la torre più alta, quella dell’Orologio, è di solo 52 metri!

A dicembre, durante un’assemblea cittadina on line condotta dal Sindaco, la cittadinanza collegata in remoto, si è approfondito – con notizie tecniche illustrate da professionisti dell’Arpat- il contenuto della richiesta della Distilleria Deta di raddoppiare le giornate di lavoro dalle attuali 150 a 300, con conseguente aumento della durata e quantità di immissioni nell’aria di polveri e odori nauseabondi; nonchè della soluzione prospettata, di costruire una ciminiera di 60 metri, per combattere la pressione termica che non fa dissolvere i fumi e le emissioni nell’aria.

Per gli abitanti e le aziende insediate del territorio della Val d’Elsa la situazione con la distilleria Deta era già critica da tempo; varie le segnalazioni alle autorità competenti delle problematiche del territorio, di un significativo “nocumento al vicinato”.
Precedentemente l’azienda svolgeva un’ attività lavorativa di 150 giornate in un periodo di minore affluenza turistica, con la richiesta di raddoppiare le giornate lavorative e la costruzione della ciminiera le domande sono:

come potranno convivere l’importante rapporto di politica ambientale ed economia?
questo grande aumento di emissioni e polveri, disperse in aerea più vasta, potranno compromettere la vocazione di agricoltura biologica molto sentita in Toscana?
Come convivere con l’incremento dell’odore nauseabondo che rende irrespirabile l’aria; le costanti emissioni, per così lunghi periodi, possono compromettere la salute dei cittadini?
Il Neo Comitato, in relazione alle oggettive preoccupazioni della popolazione, vuole accendere i riflettori sulla questione e ha affidato a dei professionisti l’incarico di fare delle valutazioni. Il comitato sottolinea inoltre che il piano regolatore, se pur scaduto, non prevede incrementi di attività, anche per le imprese esistenti, per il già forte carico urbanistico e ambientale della zona.
Non in ultimo il Comune di Barberino Tavarnelle ha il prestigio di essere area del Chianti; questa ciminiera e le esalazioni possono creare criticità alla candidatura per l’inserimento del Chianti nella lista dei siti del patrimonio Unesco?
Questo superbo territorio non può correre rischi è dovere di tutti tutelarlo per le future generazioni



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