La mite Clarissa aveva guinzaglio e museruola: “Uso il mezzo per andare a lavoro, la Tiemme dica quale cane può salire e quale no”
“Signora lei non può salire sull’autobus, il suo cane non è di piccola taglia”. A nulla è valso spiegare che il cane era fornito di guinzaglio e museruola, e mostrare la stazza minuta della mite Clarissa. L’autista della linea 7, orario 9,27, fermata tennis Vico alto, è stato irremovibile: il regolamento parla chiaro ha detto, ed è ripartito. “Prendo l’autobus con il cane da un anno e mezzo e mai era accaduta una cosa simile” ha detto la padrona dell’animale “Una simile discrezionalità è inaccettabile perché io uso il mezzo pubblico per andare al lavoro e non posso ritardare a discrezione di un autista. Tiemme dica quale cane può salire e quale no. Va bene anche fargli una specie di tesserino a chi lo usa abitualmente, ma non lasciare a piedi secondo la simpatia o meno dell autista nei confronti del cane, costringendo anche alla spesa del taxi” ha concluso.
