Gli unici dispiaciuti del ritiro dalle scene competitive di Violenta da Clodia, sembrano essere il suo allenatore Massimo Milani e il fantino Giovanni Atzeni detto Tittia. Entrambi hanno costruito un rapporto speciale con questa cavalla dal manto baio, la regina di Piazza, che ha regalato ad entrambi vittorie e soddisfazioni.
La decisione del proprietario, l’inglese Theo Westerman di metterla in razza, è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel mondo paliesco anche se chi segue le vicende di Palio sapeva già che il futuro di Violenta era segnato perché troppo forte e troppo in sintonia con il fantino più quotato del momento, per essere scelta a cuor leggero.
Il resto del “mondo”, probabilmente si è tolto un bel peso. Si perché Violenta, presente in un lotto di cavalli, determinava uno squilibrio, tale da costringere i capitani a scartarla. Si riparte da qui, senza la due volte vincitrice. Sarà più facile fare strategie, togliendo un punto di riferimento così importante per Tittia e le sue contrade? Forse sì.
Non sembra dispiaciuto Jonatan Bartoletti detto Scompiglio che ha avuto l’occasione di montarla due volte in Piazza senza tagliare per primo il bandierino. “I cavalli sono tanti e di alto livello per fare un bel lotto e giocarsela” ha detto il fantino di Pistoia. “Certo che mandando una cavalla di quel calibro la situazione è meno sbilanciata, anche se io avrei voluto tanto poterla montare perché mi piace moltissimo”.
Ha sospirato Carlo Sanna detto Brigante. Cambieranno anche le strategie dei capitani sulla scelta dei cavalli. “Le cose si fanno un po’ più semplici, perché Violenta da Clodia era un po’ come Istriceddu o Berio ai tempi di Trecciolino – ha detto Francesco Ticci detto Tredici – e ormai con Tittia avevano formato un’accoppiata vincente. Anche se dobbiamo dire la verità: Violenta è una cavalla che può vincere e perdere con la stessa facilità e per questo molto scomoda. Credo che fantini e capitani alla fine non la rimpiangeranno, anche se a me personalmente dispiace non vederla più in Piazza”.