Una minuziosa indagine della Polizia di Stato di Siena ha fatto luce sui fatti accaduti in Piazza del Campo la notte fra venerdì 12 e sabato 13 giugno. Due giovani senesi, un 26enne e un ventenne, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Siena rispettivamente per i reati di detenzione ingiustificata di strumenti atti ad offendere e lesioni personali aggravate.
Quella notte, il parapiglia scatenato da alcuni giovani è cessato solo grazie all’immediato e risoluto intervento degli agenti delle Volanti, in servizio per una specifica vigilanza ai luoghi del divertimento notturno disposta dal Questore, Costantino Capuano. I poliziotti, dopo aver contenuto la ressa, che fortunatamente non ha coinvolto i numerosissimi giovani che stavano affollando a quell’ora la “conchiglia”, hanno effettuato le prime identificazioni dei presenti.
Dalle loro testimonianze, gli investigatori della Squadra Mobile hanno avuto modo, con il supporto delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza, di ricostruire le fasi più concitate. Si è così accertato che due gruppi di giovani, dopo qualche scambio di battute offensive e di sguardi insistenti, si sono sfidati. Un giovane 26enne, fra i più esagitati, ha preso in mano il collo di una bottiglia di vetro spezzata e lo ha nascosto dietro la schiena, brandendo con l’altra la cinghia dei pantaloni, pronto ad assestare un colpo ai danni della vittima designata. La cinghiata ha raggiunto, dal lato della fibbia, la fronte di un giovane che, dopo un urlo di dolore, si è allontanato prima dell’arrivo della Polizia.
Un altro componente del gruppo aggressore, un ventenne, invece, approfittando della mischia, ha sferrato un pugno all’indirizzo di un coetaneo il quale, a causa della caduta e dell’impatto del volto al suolo, ha riportato la perdita di tre denti.
Per tali fatti, il 26enne è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per possesso non giustificato di strumenti atti ad offendere; non essendo stata finora sporta querela da parte della vittima, non si è proceduto nei sui confronti per il reato di lesioni. Nel secondo caso, l’accusa nei confronti del ventenne è di lesioni personali aggravate per le quali si procede d’ufficio pur se la vittima non ha sinora voluto sporgere querela.
Gli investigatori hanno poi proceduto ad identificare tutti i componenti dei due gruppi, circa una quindicina di giovani, per i dovuti riscontri, da cui è emerso che quella sera non si sono verificati ulteriori episodi di violenza. Per i fatti accaduti le sere successive sono in atto ulteriori indagini.